
A film già uscito, eccoci all’ultimo appuntamento con i ritratti dietro le quinte firmati dall’astro nascente Clay Enos. E chiudiamo come abbiamo iniziato, dedicando il post a Rorschach. Oggi siamo un po’ più spoilerosi del solito, visto e considerato che il film è uscito e che comunque non stiamo rivelando nulla di sconvolgente. Però occhio!
Nella foto sopra potete vedere lo psicologo del carcere in cui viene rinchiuso Rorschach verso la metà del film. Alla sua destra vedete invece il fascicolo di Walter Kovacs, alias Rorschach. La sequenza che vede l’interrogatorio del vigilante da parte dello psicologo è tra le più agghiaccianti del fumetto, e promette di tormentare anche i sogni di chi la vedrà per la prima volta al cinema.
Quella che nel film non viene raccontata è la vita privata dell’uomo, il cui mondo viene letteralmente scosso dall’incontro con Rorschach: lui all’inizio si crede nel giusto, pensa che la ragione e la discussione civile possano risolvere i problemi e i conflitti delle persone. Ma una volta ascoltato il freddo e razionale racconto del giustiziere, la sua visione del mondo crolla e lascia spazio alla disperazione. Il dottore inizia a vagare per le strade di New York, sconfortato: l’animo umano che sembrava non avere per lui segreti si è invece rivelato un luogo oscuro. Se guardi a lungo nell’abisso, l’abisso guarda in te.