Two Lovers, la recensione in anteprima

Pubblicato il 11 marzo 2009 di Gabriele Niola

Two Lovers Poster ItaliaRegia: James Gray
Cast: Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini, Moni Moshonov
Durata: 100 minuti
Anno: 2008

Che Two Lovers non sia il tipico film che vi aspettereste da un titolo del genere e dalla presenza di Gwyneth Paltrow lo si capisce subito vedendo che il vero protagonista è Joaquin Phoenix e il regista (e sceneggiatore) è James Gray, che dopo 3 thriller polizieschi si dà ad una storia d’amore.

Ma forse anche “storia d’amore” è un modo sbagliato di definire un film che è più un dramma umano che utilizza l’amore come elemento paradigmatico delle diverse infelicità e insoddisfazioni che affliggono l’uomo.
L’ispirazione è dichiaratamente Le Notti Bianche di Dostoevskij, il film ne mantiene la struttura di fondo (un uomo si innamora platonicamente e perdutamente di una donna che conosce pochissimo e che gli confida il suo dramma con un altro uomo) cambiando tutto quello che gli sta attorno in maniera intelligente e funzionale ai propri obiettivi.
Il suo personaggio è un ex suicida (lo si vede nella prima scena) che ha una possibilità di felicità con un’altra donna. Un uomo infinitamente più disperato, vulnerabile e al contempo pieno di risorse di quello dostoevskiano.

Two Lovers è un film piccolo e americano nel quale James Gray si nasconde più che può. Il regista sembra non esistere, il tramite tra racconto e spettatore sembra non esserci e così l’esperienza è totalmente trasparente. Un espediente di naturalezza difficilissimo da raggiungere e che si ottiene con il massimo dell’artificio, utilizzando cioè con abilità e ragione tutti gli strumenti del linguaggio cinematografico.

Basta guardare la recitazione per nulla realista, la colonna sonora presente nei momenti fondamentali e moderatissima (eppure fondamentale!), la macchina a mano ben poco realista ma assolutamente invisibile e tutti gli altri espedienti di racconto (agnizioni, svelamenti, colpi di scena e costruzione della suspense) che James Gray usa in abbondanza.

Il risultato è un film coinvolgente come pochi se ne sono visti negli ultimi anni, che raccontando la storia particolare di un uomo tocca le corde più alte e costringe tutti gli spettatori a schierarsi da una parte e fare il tifo per la propria idea di felicità. E non tutti si schiereranno sul medesimo lato.

Meglio parlare del rapporto che gli uomini stringono con le storie d’amore attraverso le commedie romantiche o attraverso i drammatici come questo? Le risposte degli altri, e magari anche le tue, qui.

Tag: