Il nuovo film di Ermanno Olmi, Terra madre, avrà la sua prima mondiale al Festival di Berlino 2009, il 6 febbraio, nell’ambito della rassegna Culinary Cinema, a cui tiene in modo particolare il direttore del festival Dieter Kosslick. Si tratta di una rassegna su temi scottanti come la sostenibilità dello sviluppo e la nuova economia: Terra madre è appunto un film documentario che si ispira ad un evento organizzato da Slow Food a Torino, nell’ottobre 2008, in cui più di seimila tra agricoltori, allevatori, pescatori e cuochi da 130 paesi si sono riuniti per discutere di cibo.
All’interno della rassegna, verrà presentato anche Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio, mentre in concorso e fuori concorso le uniche presenze italiane saranno Riccardo Scamarcio in Eden is West di Costa-Gavras, e le co-produzioni con l’Italia The Dust of Time (di Theo Angelopoulos) e Ricky (di François Ozon). Questo è dovuto in parte ad una polemica con il direttore del festival Kosslick, che in un’intervista al quotidiano Die Welt aveva definito in crisi il cinema d’autore italiano, ad eccezione di Gomorra. Come al solito noi, invece di prendere atto della critica e fare un esame di coscienza, ci siamo inalberati e abbiamo fatto la voce grossa. Il presidente dei produttori dell’Anica, Riccardo Tozzi, ha scritto a Kosslick affermando che i produttori italiani non avrebbero mandato i propri film a Berlino perché “in Germania l’accoglienza della critica verso i nostri film è sempre tra il freddo e il sarcastico“. Contenti loro.
(Fonte: Cineuropa)