Regia: Marcus Nispel
Cast: Jared Tristan Padalecki, Danielle Panabaker, Amanda Righetti, Travis Van Winkle, Derek Mears, Julianna Guill
Anno: 2009
Durata: 97 minuti
Prendete varie coppie di giovani, spensierati, tendenti alla facile idiozia. Metteteli tutti insieme, in situazioni differenti, ma che comunque, porteranno sempre al sesso come leitmotiv. Aggiungete tanto buio, notti che sembrano ancestrali. Condite il tutto con rumori improvvisi, forti e capaci di farmi sobbalzare. Un pizzico di tensione, splatter a piacere e non dimenticate lo humour.
Ecco che il vostro prodotto si può definire horror e non avrà nulla da temere: il confronto con quanto vista prima è sicuramente vincente.
Sarà lo zampino di Michael Bay, sarà un classico che più classico non si può come il tema di Venerdì 13, sarà la mitica maschera di Jason Voorhees che più che ritorno, ci fa scoprire le origini in un modo piacevolmente truce…
Non sono amante del genere, ma sono riuscito ad intravedere le potenzialità espresse dalla pellicola diretta da Marcus Nispel e posso tranquillamente affermare che è ben fatta e realizzata. Se quel che si cerca è un po di suspense, la si trova senza ombra di dubbio. Se la tensione che si accumula tra un’operazione e l’altra dl chirurgo Jason sale troppo e serve scemarla, la facile ironia tipica del filone aiuta sempre. Se storcete il naso dinanzi alle scene di sesso, non pensiate siano gratuite e fuori luogo, perché fanno parte integrante del tutto e sono loro che fanno nascere la sana paura che se ti apparti per fare qualcosa di bello, al culmine del piacere, c’è sempre qualcuno che può arrivare alle tue spalle e piantarti grosse grane fra le scapole…
Se odiate la stupidità palesemente manifesta di chi invece di scappare e correre finché il cuore non gli scoppia in petto si mette a curiosare nei luoghi più assurdi nonostante un pazzo assassino omicida sia sulle sue tracce, armato di machete, imponente di stazza e minaccioso grazie ad una vecchia maschera da hockey sul viso… beh prendetela con filosofia: fa tutto parte dello show! D’altronde se i cattivi di turno, invece di darsi ai discorsi sui massimi sistemi evitassero di pavoneggiarsi nello sfoggio dei loro piani criminali filosoficamente geniali e puntassero sull’eliminazione diretta e senza perdita di tempo, i buoni nei film sarebbero sempre meno e non avrebbero tempo di fare gli eroi. Grazie al cielo Jason non è un grande oratore, non ha la mano di un chirurgo e non persegue astrusi piani. Semplicemente lui uccide. E gli riesce proprio bene!