A 24 ore dall’arrivo delle attesissime nomination agli Oscar, proprio all’Academy dedichiamo la nostra esclusiva ScreenWEEK Top 5 con quelli che sono, a nostro avviso, i 5 Oscar più “regalati” della storia del cinema!
Nato nel 1929, con l’Oscar dato ad Aurora di Marnau, da decenni il premio più famoso ed ambito di Hollywood divide critica e pubblico, a causa dei suoi troppo spessi discussi vincitori. Decenni di “Miglior Film” spesso contestati, con titoli più volte dati come vincitori scontati e poi clamorosamente sconfitti in volata. Ma quali possono essere considerati i “5 Oscar più “regalati” della storia dell’Academy”? Noi abbiamo provato a fare la nostra classifica. Dategli un’occhiata e diteci… siete d’accordo? Chi togliereste ed in caso chi aggiungereste?
5°)
E’ il 2002 quando Ron Howard trionfa ai Golden Globes e agli Oscar con A Beautiful Mind. Film ‘furbo’, tratto da una storia vera, con due straordinari attori come protagonisti, fino all’incoronazione ufficiale in arrivo dall’Academy. Peccato che quell’anno, a correre per l’ambita statuetta, ci fossero anche titoli come Moulin Rouge!, Il primo capitolo del Signore degli Anelli, Gosford Park ed In the Bedroom. Siamo proprio sicuri che A Beautiful Mind meritasse il titolo di Miglior film dell’Anno? Per il sottoscritto, no…
4°)
E’ il 2006 quando Paul Haggis trionfa inaspettatamente con Crash – Contatto Fisico. Storia corale, alla Magnolia, capace di strappare una statuetta che tutti davano per certa a I segreti di Brokeback Mountain, vincitore ai Golden Globes e a Venezia. Considerando che in corsa, assieme ad Ang Lee, quell’anno c’erano anche Truman Capote: A sangue freddo, Munich e Good Night, and Good Luck, si può capire la follia di quell’Oscar, assegnato probabilmente in maniera troppo superficiale.
3°)
Una vergogna. E’ il 1982 quando una colonna sonora riesce ad influire in maniera decisiva sulla statuetta più importante dell’Academy, quella del Miglior Film. Momenti di Gloria vince clamorosamente l’Oscar, battendo in volata capolavori assoluti come I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg, Reds di Warren Beatty ed Atlantic City, USA di Louis Malle. Un Oscar che ancora oggi riecheggia tra le stanze del potere dell’Academy, assalite da un eco che fa… “vergognaaaa, vergognaaa…”
2°)
Gente Comune
Gli anni 80 si caratterizzarono decisamente per degli Oscar folli ed anomali. L’anno prima di Momenti di Gloria, un’altra assurdità colpì in testa l’Academy. E’ il 1981 ed in corsa per l’Oscar di Miglior Film ci sono titoli come Toro scatenato di Martin Scorsese, The Elephant Man di David Lynch, Tess di Roman Polansky, La ragazza di Nashville di Michael Apted e Gente Comune di Robert Redford. Tra i 5 titoli vinse il meno accredidato, ovvero Gente Comune, capace di battere capolavori assoluti come quelli di Scorsese e Lynch. La drammatica storia portata in sala da Redford commosse talmente tanto i membri dell’Academy da annebbiargli vista e cervello? Probabilmente sì…
Lo scandalo degli scandali. E’ il 1999 quando i fratelli Weinstein riescono nell’impresa di DECIDERE il film vincitore dell’Oscar più ambito, Shakespeare in Love. 7 statuette incoronarono la pellicola, capace di battere in volata titoli come Salvate il Soldato Ryan, il nostro La vita è Bella, La sottile Linea Rossa ed Elizabeth. Contro ogni pronostico proprio John Madden riuscì a far suo l’Oscar di Miglior film dell’anno, entrando di diritto nella storia come “la statuetta più regalata di sempre!”. O no?!?