Strike Entertainment è in trattative per acquisire i diritti di Essi vivono, il cult di John Carpenter datato 1988. Il motivo? Un remake, ovviamente!
Certo, una volta passava molto più tempo tra l’originale e il rifacimento, ed in questo caso un po’ più di tempo avrebbe giovato: perché Essi vivono è ancora dannatamente attuale. E’ infatti la storia di un operaio che, giunto in città per trovare lavoro in un momento sfortunato della sua vita, scopre che nella baraccopoli in cui vive si sta organizzando una lotta di resistenza contro un misterioso nemico. Trovati quelli che sembrano dei comunissimi occhiali da sole, li indossa e vede finalmente la verità: il mondo è popolato da una razza di alieni, che si nasconde agli occhi degli uomini sotto forma di spietati yuppies, e che mantiene soggiogata l’umanità per soli motivi economici. Con l’aiuto di un altro operaio, cercherà di porre fine alla tirannia.
E’ più che comprensibile che l’attuale crisi economica dovuta alla speculazione finanziaria abbia acceso la proverbiale lampadina dei produttori. Detto questo, il film di Carpenter è proprio un culto, e a ragione. Tratto da una novella di Ray Nelson, Eight O’Clock in the Morning, ha un protagonista eccezionale nel wrestler Roddy Roddy Piper, il tipico duro alla Carpenter, che ingaggia con Keith David una rissa in un vicolo, entrata nella leggenda per la sua lunga durata: cinque minuti e mezzo!
Sarà durissima, dunque, replicare: la storiella è abbastanza semplice, come spesso nei film di Carpenter, ma a renderla speciale è il modo in cui è narrata, il modo in cui sono costruiti i personaggi, i dialoghi spassosi e quel tono da commedia nera mista a b-movie anni cinquanta che solo il regista di Fuga da New York riesce a creare. Il progetto è comunque in buone mani: Strike è responsabile de I figli degli uomini di Alfonso Cuarón e de L’alba dei morti viventi di Zack Snyder, anch’esso remake di un classico (Zombi). Incrociamo le dita!