2010 – L’anno del contatto (2010, Usa 1984 – SF; 114′) di Peter Hyams con Roy Scheider, John Lithgow, Helen Mirren, Keir Dullea, Bob Balaban.
A bordo del Leonov, russi e americani vagano per lo spazio per trovare il Discovery, ma nell’astronave nasce una sorta di guerra fredda. Alla fine arrivano a Giove che sta partorendo monoliti (sic) e dallo spazio giunge un messaggio di pace.
Inutile, irritante, esecrabile – oltre che malfatto – continuo del capolavoro di Kubrick (2001: Odissea nello spazio): la teologia e la filosofia di quello scompaiono e solo la presenza di qualche personaggio (HAL 9000, Giove, il monolito) permette un collegamento fra i due film. Una spregevole operazione di puro merchandising (che fortunatamente non riscosse successo), dove Hyams pretende di aver capito 2001, cerca di spiegarne i simboli, poi prende un’altra strada e ne esce con le idee ancora più confuse. Ma almeno il brano Così parlò Zarathustra di R. Strauss lo poteva lasciare dov’era.