Regia: Phyllida Lloyd
Cast: Meryl Streep, Amanda Louise Seyfried, Colin Firth, Pierce Brosnan, Stellan Skarsgård, Rachel McDowall, Julie Walters, Christine Baranski, Dominic Cooper
Durata: 108 minuti
Anno: 2008
Mamma Mia! è stato prima di tutto uno spettacolo teatrale di grandissimo successo incentrato su un racconto da commedia romantica fatto attraverso i testi e le musiche delle canzoni degli Abba, ora arriva l’inevitabile versione cinematografica che sembra riscuotere il medesimo grande successo.
La produzione (che coinvolge anche Tom Hanks ) è voluta andare sul sicuro e ha messo insieme un bel cast capitanato da Meryl Streep e che può contare anche sul sempre affascinante Pierce Brosnan, il medio Colin Firth e la shooting star britannica Dominic Cooper. Inoltre, nonostante una regista proveniente dal teatro, ha puntato molto sulla fotografia tutta ruotante attorno ai toni dell’azzurro che fa risaltare il mare della Grecia, gli occhi azzurri della protagonista e i mille piccoli elementi della scenografia sapientemente dipinti di azzurro. Insomma mezzucci accattivanti intorno ad una trama che più ruffiana non si può dove tutti si vogliono bene nella splendida cornice di un’isola greca tutta anziani e olive.
Ma più in grande Mamma Mia! è simbolo della transizione del musical, genere vecchio quanto il cinema sonoro, verso una deviazione pop e “non originale” (nonchè nostalgica).
Già i musical moderni come Moulin Rouge avevano cominciato ad introdurre la possibilità di film musicali realizzati con musiche non originali cercando di far aderire il testo di quelle canzoni alla trama della pellicola, ma in quel caso le parole erano forzate e un po’ cambiate per esigenze di copione. Poi c’è stato il cardinale Across The Universe di Julie Taymor che ha dimostrato come sia possibile realizzare un gigantesco omaggio ad una band sola, e per sineddoche a tutta la musica pop, imbastendo realmente una trama (anche complessa) a partire dai testi delle canzoni dei Beatles senza cambiare una virgola ma solo reinterpretando i brani e puntando su una intelligente mistura di cinema ed estetica da videoclip (inteso nell’accezione migliore).
Ora Mamma Mia! si propone di continuare su quella medesima scia ma in maniera più spensierata, più leggera e facile. Insomma se Across The Universe era immediato ma molto raffinato come la musica dei Beatles allora Mamma Mia! è proprio come la musica degli Abba semplice, ruffiano e di sicuro successo.
Nel film infatti non c’è una vera idea di come poter donare una dimensione visiva diversa ad un tipo di musical diverso, non c’è come nel film di Julie Taymor il tentativo di battere strade nuove e di stupire con un racconto musicale per immagini, ma solo il desiderio di raccontare le solite storie e accattivarsi il pubblico nelle solite maniere (vedi i molti momenti in cui gli attori si travestono da Abba).
Per quanto sembri strano il genere del musical punta sulle immagini tanto quanto sulle musiche e Mamma Mia!, a parte la ricerca sui colori (davvero la cosa migliore), è visivamente poverissimo ma proprio a livello di idee ed intenzioni.