Nonostante il film si sia immediatamente piazzato in testa al box office americano (18 milioni di incasso), la critica oltreoceano ha snobbato Max Payne, adattamento cinematografico del celebre videogame della Remedy.
A.O. Scott del New York Times ha scritto: “Una storia coerente sarebbe stata chiedere troppo, e avrebbe ad ogni modo rallentato il ritmo del film”. Claudia Puig di USA Today ha sottolineato alcuni aspetti riusciti della pellicola: “L’unica cosa buona del film – scrive la Puig – è questo design stilizzato e alcuni effetti speciali davvero forti, ma la storia e i personaggi non potevano che essere così poco credibili”.
Kyle Smith del New York Post ha ironicamente criticato il ritmo frenetico del film scrivendo: “Max Payne si focalizza su tre parole: blam, blam e blam“. Sam Adams del Los Angeles Times ha invece parlato del rapporto cinema/videogame: “trasformare i videogiochi in pellicole può essere l’unico modo per gli studio di attirare i teenagers facendoli allontanare dal loro computer portatile. Ma questa volta I risultati sono davvero penosi, in tutti I sensi”. Infine Michael Phillips del Chicago Tribune scrive sarcasticamente: “Max Payne offre nient’altro che max paine (Massimo dolore)”.
La pellicola arriverà nei nostri cinema dal 28 novembre distribuita dalla 20th Century Fox. Che siate d’accordo o meno con i critici, ricordatevi di aspettare fino alla fine dei titoli di coda per vedere una scena nascosta che apre le porte ad un sequel.
(Fonte: Wenn)