Perché ha scelto proprio un western come sua seconda regia?
Stavo leggendo questo romanzo di Robert B. Parker e sono rimasto molto colpito dalla storia. Ho chiamato subito il mio agente per sapere se i diritti erano disponibili. Volevo subito fare il film. E nel trasportare la storia su pellicola, siamo rimasti fedelissimi al romanzo. Posso dirvi che l’85% del libro è rimasto anche nel film.
Come mai ha ingaggiato Viggo Mortensen come co-protagonista?
Si tratta di una scelta che ho fatto sin dall’inizio. Gli ho portato personalmente consegnato il libro prima ancora che la sceneggiatura fosse pronta. Ci eravamo piaciuti subito quando abbiamo girato A History of Violence. E ho voluto sin dall’inizio ingaggiare lui. Non c’era altro attore che avrebbe potuto interpretare quel ruolo.
Quali film western ha studiato per girare Appaloosa?
Tanti! Tantissimi, ho e rivisto diversi western, compresi i miei preferiti: Sentieri Selvaggi C’era una volta il West. Mi sono ispirato anche a Paul Newman. Di lui mi piaceva la sua capacità di dare una sfumatura sorridente anche ai ruoli più tragici. Ho pensato a Nick mano fredda e a Butch Cassidy.
Ci parli del ruolo interpretato da Renèe Zellweger…
Volevamo mettere in scena lo humour; questa è stata la cosa più difficile. Volevamo che ci fosse un certo divertimento nei rapporti tra i personaggi. Renèe è stata perfetta. Abbiamo portato in scena un personaggio completamente inedito rispetto agli standard del western.
Viggo Mortensen – Attore
Signor Mortensen, ci parli dell’esperienza di essere diretto da Ed Harris…
Avevamo già lavorato insieme in A History of Violence e ci eravamo piaciuti subito. Quando mi ha portato il libro e mi ha detto che ne avrebbe diretto un adattamento, ho accettato. Avevo visto Pollock e sapevo di cosa era capace nella regia e della sua cura per ogni dettaglio.
Si è sentito ispirato nel vedere un attore dietro la macchina da presa? Ha pensato che un giorno potrebbe farlo anche lei?
Vedete, quando sei un regista devi prestare attenzione ad un numero illimitato di cose. Io preferisco focalizzarmi solo su una, nel caso del cinema, la recitazione. Ma potrebbe anche darsi che un giorno deciderò di dirigere un film….
Cosa le è piaciuto di questa storia?
Mi ha conquistato subito. Mi piacciono le storie che raccontano come cambiano le cose quando si presentano ostacoli e difficoltà e i protagonisti devono affrontare la situazione. Ho esaminato attentamente dipinti e foto dell’epoca, guardando attentamente immagini di uomini, donne e soldati della Guerra civile e focalizzandomi sui particolari e sui costumi. È stato un processo molto interessante.
Presto il regista Guillermo del Toro girerà Lo Hobbit tratto da Tolkien e il suo amico Peter Jackson produrrà e supervisionerà il progetto. Si dice che anche lei sia stato coinvolto: la rivedremo nei panni di Aragorn? Le manca quel personaggio?
Come sapete Aragorn non è presente ne Lo Hobbit. Ma a quanto pare vogliono fare due film. Il primo tratto dal romanzo e col secondo vogliono collegarsi alla Compagnia dell’anello, raccontando le appendici del libro. E se mi chiamassero, io accetterei subito. Del resto non voglio che qualcun altro prenda il mio ruolo… d’altra parte devono sbrigarsi, io ho appena compiuto cinquant’anni!
Vi ricordiamo che Appaloosa sarà distribuito in Italia nel 2009 dalla 01 Distribution.