A ciascuno il suo (Italia 1967 – Drammatico; 102′) di Elio Petri con Gian Maria Volonté, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Luigi Pistilli, Salvo Randone, Mario Scaccia.
Chi ha ucciso il medico e il farmacista di un paesino della provincia di Palermo? Il professor Paolo Laurana inizia a indagare insieme a una delle vedove e viene a sapere troppo…
Dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia, Petri gira uno dei più bei film di denuncia e coscienza civile dell’epoca: un film nervoso nello stile e nel montaggio di Ruggero Mastroianni, luttuoso nella fotografia di Luigi Kuveiller e nei costumi, omertoso nella sceneggiatura di Petri e Ugo Pirro (molti misteri rimangono tali), teso e vibrante nella costruzione drammatica, sottilmente inquietante nella colonna sonora di Luis Enriquez Bacalov (scritto con la k nei titoli). Magistrale la ricostruzione di un ambiente asfittico e inamovibile, che si muove tra connivenze sottaciute, intrighi di morte e verità palesi ma non dette, tutto sotto il sole caldo e vitale della Sicilia. Perfetti tutti gli attori, straordinario Volonté – intellettuale disperato e solo e con un rabbioso bisogno di parlare – che man mano scopre di non potersi fidare più di nessuno.