Quando sono entrato nell’incredibile stanza dell’hotel che mi è stata prenotata (una stanza che ha più stanze al suo interno tra cui un piccolo studiolo con delle riviste e un televisore al plasma (il secondo della stanza) che sembra fatto apposta per comporre poesie alla sera) e ho visto il lusso e lo sfarzo cui siamo sottoposti ho subito capito perché è stato organizzato tutto questo è qual è lo scopo ultimo: misurare la nostra propensione ad uno stile di vita da James Bond.
Ieri si è cominciato con un thè con pasticcini con la signora Fleming (nipote di) che secondo me ci ha valutato per portamento, stile e capacità di stare in società. Poi c’è stata una sessione di bevute pesanti con cocktail a tema Bond preparati espressamente dal bar dell’hotel più antico di Londra dove lo stesso Fleming soggiornava, ovviamente utile a misurare la resistenza all’alcol. Per non sfigurare sono andato in bagno a rinfrescarmi e lì ero sicuro che avrei trovato qualcuno con cui fare a mazzate imitando la prima scena di Casino Royale ma non c’era.
Infine abbiamo visto 20 minuti di Quantum Of Solace in un sotterraneo, roba interessantissima della quale assolutamente non posso parlare finché non mi danno l’autorizzazione. Cosa che ovviamente misura la mia capacità di mantenere i segreti e la mia fedeltà all’organizzazione.
Mi sono distinto nella prova con la signora Fleming e in quella alla screening room, meno con i cocktail dove l’esponente della Germania e quello russo hanno dominato.
Nei pullman durante gli spostamenti guardavo gli altri parlare e ho capito anche che secondo me tra di noi c’è un infiltrato da beccare, qualcuno che o si tradirà ad un certo punto o cercherà di portare qualcun altro dalla sua parte…
Oggi si intervista Craig: il confronto diretto.