Esordio con il botto e assolutamente convincente per Eagle Eye al boxoffice americano.
Il super blockbuster da 80 milioni di dollari con Shia Labeouf protagonista, e Steven Spielberg dietro le quinte, conquista il botteghino americano, incassando in 3 giorni di programmazione 30 milioni di dollari. Ottima la media per sala, pari a 8,319 dollari, per una pellicola che ‘dovrebbe’ riuscire a coprire i costi di produzione con il solo mercato americano. Con Disturbia Shia esordì incassando 22 milioni di dollari, per chiudere poi proprio a quota 80. Riuscirà a fare meglio?
Ottima seconda piazza per Come un Uruganano, drammone con Richard Gere protagonista e tratto da un best seller di Nicholas Sparks. La pellicola nei suoi primi 3 giorni di programmazione si è portata a casa 13,570,000 dollari, con una media superiore ai 5000 dollari. Il traguardo dei 35 milioni di dollari è obiettivamente alla portata, per quella che possiamo considerare l’ennesima conferma al botteghino per Gere.
Scivola al 3° posto dopo solo una settimana passata in vetta Lakeview Terrace. Il film, con Samuel L. Jackson protagonista, perde il 53% degli incassi rispetto al weekend scorso, arrivando comunque ad un totale di 25 milioni di dollari. Essendone costati solo 20, si può considerare un ottimo risultato.
La vera sorpresa, assolutamente inattesa, di questo fine settimana arriva da Fireproof. Drammone costato appena 500,000 dollari, il film riesce nell’impresa di incassare ben 6,514,000 dollari, con una media superiore ai 7 mila dollari. Per il regista della pellicola, Alex Kendrick, è il secondo ‘miracolo’ consecutivo, dopo esser riuscito ad incassare nel 2006 10 milioni di dollari con il film Affrontando i Giganti, costato appena 100,000 dollari.
Ai 45 milioni di dollari, e per questo felici e contenti, ci arrivano i fratelli Coen, con il loro Burn After Reading, mentre Igor arriva appena ai 15 milioni, dopo esserne costati il doppio, My Best Friend’s Girl ai 14 e Sfida senza Regole si conferma un mezzo flop, con 35 milioni di dollari incassati dopo esserne costati 60.
Abbastanza clamoroso è anche il risultato negativo fatto registrare da Spike Lee e il suo Miracolo a Sant’Anna. Il film, girato quasi interamente in Italia, incassa appena 3,501,000 dollari, con una media per sala inferiore ai 3000 dollari. Costato ben 45 milioni di dollari, il risultato si può definire a dir poco fallimentare…