Sosuke è un bambino che vive in una casa sulla scogliera. Un giorno trova sulla spiaggia una pesciolina rossa che chiama Ponyo. Tra i due si crea un grandissimo rapporto d’amore: “Ti proteggerò” – le promette Sosuke. “Voglio diventare umana“, ribatte Ponyo e per farlo chiede l’aiuto alle piccole sorelle per rubare il potere magico del padre in modo da poter vivere nel mondo umano. Ma in questo modo viene liberato il pericoloso potere dell’acqua della vita: il mare si agita, infuria una tempesta e le sorelle si trasformano in pesci giganti. Per finire un immenso tsunami si dirige verso la casa di Sosuke…
Questa è la trama del nuovo capolavoro del maestro Hayao Miyazaki, intitolato Ponyo On the Cliff by the Sea. Abbiamo incontrato il regista a Venezia (dove il film è presentato nel concorso ufficiale del Festival).
Maestro Miyazaki, lei ha scelto di non affidarsi alle tecniche della computer grafica, realizzando più di 170 mila disegni a matita. Come mai? Cosa pensa dei suoi “rivali” americani della Pixar?
Sono convinto che il digitale sia una cosa estremamente utile, tuttavia in questo film si veniva ad indebolire quella che era la vera forza della storia. Per questo sono ricorso alla matita. Attualmente la computer graphic viene utilizzata molto e talvolta eccessivamente. Per questo voglio continuare ad utilizzare la matita il più possibile nel mio futuro. Non ho rivali alla Pixar… solo amici e persone a me care!
A quali storie si è ispirato per ricreare gli abissi dell’oceano?
Mi sono ispirato a La Sirenetta di Hans Christian Andersen. Ho letto quella favola per la prima volta quando avevo 9 anni. Non ero d’accordo sull’idea che la sirenetta non dovesse avere un’anima. Una cosa che era “esclusiva” agli esseri umani. Dunque ho voluto scrivere questa storia con un certo senso di rivalsa.
Come mai questa volta ha voluto realizzare una pellicola adatta soprattutto ai bambini che comunque riesce a meravigliare anche i grandi?
Sono stato ispirato dal fatto che molti membri del mio staff hanno recentemente avuto dei bambini. Ho visto quei neonati e questa è diventata la mia motivazione nel fare il film. Trovo che sia una cosa molto positiva realizzare film di questo tipo. Quando davanti a me ho tanti bambini, riesco a trovare la vera speranza.
Cosa c’è nel futuro di Miyazaki?
Ho 67 anni e, di sicuro, quando la mia prossima opera sarà completata ne avrò almeno 70. Sono certo che sia arrivato il momento di cercare anche l’aiuto delle generazioni più giovani.
Ponyo on the Cliff by the Sea arriverà nelle sale italiane nel 2009 distributo dalla Lucky Red.