S’intitola Achille e la tartaruga ed è la quindicesima opera cinematografica di Takeshi Kitano. In questo caso Opera, con la O maiuscola: viene raccontata la storia di un artista (dalla sua infanzia fino ai suoi giorni da adulto). Una vita che oscilla tra grande talento (quotato raramente dai galleristi) e follia. Come sempre Kitano (qui anche attore) realizza un film molto intenso e capace di toccare le corde emotive degli spettatori. E pensare che in patria, il regista è soprattutto noto per i suoi lavori da comico televisivo… Conoscete, ad esempio, l’esilarante Takeshi’s Castle, ripreso dalla Gialappas in Mai dire Banzai?
Abbiamo incontrato questo grande autore al Lido di Venezia, dove il suo film è stato presentato nel Concorso Ufficiale della Mostra:
Signor Kitano, con questo film conclude la sua trilogia dell’artista. Come mai ha scelto questa nuova storia?
Quello che mi interessava era parlare del lavoro dell’artista e di quello che lui esprime. Ho voluto trattare il lato crudele dell’arte, mostrandola quasi come se fosse una droga. Come sempre, ho messo in scena dei giochi di umorismo come negli altri film. Ma gli spettatori che lo hanno visto in Giappone hanno ritenuto che fosse più serio di tutti gli altri che ho realizzato e si sono commossi nel vederlo.
Nel film lei ha utilizzato i suoi veri dipinti…
Immaginate se avessi voluto utilizzare dipinti di Van Gogh o Picasso. Pensate al budget!! I miei quadri in genere non piacciono a nessuno… per questo ho deciso di utilizzarli nel film. Per me essere un artista è fare qualcosa che ti piace, non farlo per diventare famoso.
Lei ormai è di casa al Festival di Venezia…
Si, vengo qui ogni anno ormai ed è come se fosse diventato un mio personale ciclo di produzione. Ho vinto due premi su quattro film presentati… non sono l’unico giapponese che partecipa, ci sono così tanti film che si candidano alla Mostra ma non vengono accettati… devo dire che è molto difficile essere accolti nel Concorso. Ma non pensate che pago i giurati sottobanco!!
Lei si è dato alla pittura anche come professione?
Volete sapere se vendo i miei quadri? Non è possibile acquistarli… quello che faccio è organizzare una lotteria tra i compratori… chi vince se lo porta via gratis!