Toro scatenato (Raging Bull, Usa 1980 – Drammatico; 128′) di Martin Scorsese con Robert De Niro, Joe Pesci, Cathy Moriarty, Frank Vincent, Nicholas Colasanto.
A vent’anni Jake La Motta diventa campione del mondo dei pesi medi: due anni dopo cede il primato a colui contro il quale l’aveva conquistato e, dopo litigi familiari, appende i guantoni al chiodo e si dà alla recitazione.
Parabola distruttiva e circolarmente romantica di un paranoico possessivo e geloso che vorrebbe picchiare tutti perché, secondo la sua opinione, tutti ce l’hanno con lui: in realtà, perché non si è mai capito né si è mai accettato per quello che è, un ottimo pugile ma un pessimo individuo. La boxe come metafora della violenza intima: come abbia fatto il vero Jake La Motta a dare l’okay a un film che lo ritrae così, resta un mistero. Scorsese dedica forse il suo film più celebre e celebrato al suo professore di cinema dell’università Haig P.Manoogian, morto nel 1980. Fanatico dei metodi d’immedesimazione dell’Actor’s Studio, De Niro si cala ammirevolmente in un personaggio disturbato, lasciandosi ingrassare quasi trenta chili (ma le fonti, al riguardo, sono discordanti) per interpretare La Motta a fine carriera, recitando in originale con accento del Bronx e partecipando a tre veri incontri di pugilato (di cui ne vinse due): così soffiò l’Oscar a Jack Nicholson, in lizza con Shining. Montaggio di Thelma Schoonmaker (che prese l’Oscar), con scene sportive celebri per il loro realismo e ispirate nella costruzione a quelle di Day of the Fight di Kubrick, e fotografia di Michael Chapman, in bianconero quasi integrale.
Oggi, Sabato 23 Agosto, La7, Ore 23,05.