Roma – Abbiamo incontrato Ray Stevenson, ex Titus Pullo della serie Rome e adesso nuovo Punitore nel film Punisher: War Zone, diretto dalla tedesca Lexi Alexander. Ci ha rivelato tanti dettagli dall’atteso nuovo adattamento dei fumetti della Marvel.
Ci può parlare di come si è sentito ad essere diretto da una donna in un film così violento?
Dovete sapere che Lexi è un’ex campionessa mondiale di kickboxing e sa bene come funziona la mente di un guerriero. Si tratta solo di vedere le cose in modo diverso: non facciamo niente roba action o bravate tipo: “Sono io quello più grosso!”. Mi sono sottoposto a tre duri mesi di allenamento, ma sono felice di averlo fatto, perché abbiamo girato in condizioni estenuanti in piena notte a Montreal, sei giorni a settimana. Senza quell’addestramento non sarebbe stato possibile girare il film. E questo, per me, è il mettere in scena di una guerriera.
Ha già visto il film completato?
Sì e ne sono davvero orgoglioso. È letteralmente fantastico e davvero fedele alla serie di fumetti scritta da Garth Ennis e disegnata da Tim Bradstreet. Vorrei rassicurare i fan che abbiamo fatto il film per loro. Sia per quelli vecchi che per quelli nuovi che si avvicineranno al personaggio.
Come è cambiato il personaggio rispetto alle versioni cinematografiche precedenti?
Vorrei chiarire una cosa: noi non abbiamo fatto Punisher 3. Il nostro personaggio è un vero predatore notturno deciso a prendersi una rivincita sui criminali. Frank Castle non è un supereroe, è un antieroe. Le pallottole non gli volano sopra, lo colpiscono, lo feriscono. Soffre fisicamente ed emotivamente. Il film è chiamato Punisher: War Zone, e la guerra non avviene soltanto intorno a lui ma anche dentro di lui.
Ha firmato un contratto per eventuali sequel?
Sì, ma è una procedura standard. Sono molto contento di aver firmato per altri sequel. Se sarà un successo tornerò nei panni di Castle.
Ha conosciuto Stan Lee?
Si, l’ho visto alla premiere americana di Hulk. Non avrà un cameo nel nostro film perché allo stesso tempo stava girando quello per Hulk. Vedete, quel film era una produzione molto più grande della nostra e ha tenuto impegnata tantissima gente. In un certo senso ci ha lasciati liberi di fare il nostro lavoro. Anche se abbiamo lavorato con una produttrice fantastica, Gale Ann Hurd che un giorno andava in Messico sul set di Hulk e l’altro volava da noi in Canada per visitare il nostro.
Robert Downey Jr., Ed Norton e adesso lei… come si sente?
Mi sento davvero privilegiato e fortunato. Se funziona dovrò farlo di nuovo.
Cosa ci può dire della resa dei conti con Mosaico, la nemesi di Frank Castle?
Il personaggio di Mosaico è davvero incredibile. Rimarrete scioccati per quello che succede a questo tizio. In origine si faceva chiamare Billy The Beaut (come Beautiful) perché era davvero vanitoso. Poi ha un incidente e qualcuno gli taglia la faccia col vetro. Il personaggio è perfettamente credibile come minaccia alla società. E la resa dei conti è semplicemente spettacolare.
Per quanto riguarda il make-up di Mosaico: è davvero spaventoso?
Il suo trucco può essere terrificante, sì. Ma non è solo questo, è il personaggio in sé che mette paura. Altrimenti sarebbe solo un cartone animato. Di certo rimarrete scioccati. Proprio come in Venerdì 13, non è solo una maschera, ma soprattutto cosa si nasconde dietro quella maschera.
Vi ricordiamo che Punisher: War Zone arriverà nei cinema a partire dal 5 dicembre 2008.