Apocalypse Now Redux (id., Usa 2001 – Guerra; 203′) di Francis Ford Coppola con Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Frederic Forrest, Dennis Hopper, Laurence Fishburne, Aurore Clement, Christian Marquand.
Versione integrale di Apocalypse Now (1979), che reinserisce le quattro scene a suo tempo scartate al montaggio (in totale 53′): alla fine dell’episodio del colonnello Kilgore, Willard e i suoi uomini rubano la sua tavola personale da surf e il capitano li segue con un elicottero; i soldati hanno un nuovo incontro – intimo stavolta – con le conigliette di Playmate; lungo la navigazione sul fiume Lung incontrano una famiglia di francesi che vive nella loro piantagione (è l’inserto più lungo e importante dal punto di vista politico) e Willard fuma oppio e fa l’amore con una vedova di guerra; la parte finale è ampliata maggiormente: la figura di Kurtz (vero unico personaggio che ne esce riplasmato e rinvigorito) è ben visibile e molto più comprensibile (legge articoli di giornale, declama poesie) e si capiscono le ragioni della sua diserzione. Nel complesso il film mantiene il suo splendore e il suo significato, ma le parti in più non appesantiscono la narrazione, ma anzi la rendono più didascalica (e quindi meno ambiguamente fascinosa) ma più interessante. L’intento della ri-promozione commerciale di un film culto rimane, ma Coppola è riuscito nel miracolo di rendere, se possibile, ancora più bello uno dei film capitali sugli orrori della guerra e le tenebre dell’animo umano. Il redux del nuovo titolo è latino (e non inglese) e sta per reduce, cioè film (oltre che protagonista) che ritorna.
Oggi, Sabato 12 Luglio, Raitre, Ore 20,30.