Eyes Wide Shut (id., Uk 1999 – Drammatico; 160′) di Stanley Kubrick con Tom Cruise, Nicole Kidman, Sydney Pollack, Rade Serbedzija, Leelee Sobieski, Marie Richardson, Todd Field.
Il travaglio e l’odissea di una coppia moderna turbata dal tarlo della gelosia e del tradimento. Solo l’amore coniugale potrà salvarli.
Forse, a fine carriera, il film più ottimista di Kubrick, quantomeno uno dei pochi con una parvenza di lieto fine. La società moderna è ossessionata dal sesso come merce al quale si contrappone l’amore intimo e sereno della coppia; ed è quest’ultimo che potrà salvarli dalla tentazione. Splendidi i primi venti-trenta minuti, stilisticamente perfetto il film, bravi gli attori ma la novella originaria di Schnitzler (Doppio sogno), ambientata nella VIenna inizio de siècle, restava più ambigua e intrigante. Incredibile ma vero: pare che Kubrick appaia in un cameo, seduto a un tavolo del Sonata Cafè. La figlia Vivian Kubrick, invece, è la mamma del bambino che Cruise visita. Colui che presiede l’orgia vestito di rosso è l’assistente Leon Vitali, mentre l’anziano edicolante presso cui Cruise si ferma a osservare un giornale quando crede di essere inseguito è Emilio D’Alessandro, l’autista di fiducia di Kubrick. Sotto consiglio dell’abituale direttore del doppiaggio italiano Mario Maldesi, Cruise è doppiato per la prima volta da Massimo Populizio, dalla voce intensa e fragile più adatta al personaggio, e non dal solito Roberto Chevalier. Pare che Eva Herzigova abbia declinato le proposte di Kubrick per accettare invece quelle di Vincenzo Salemme e comparire nel suo L’amico del cuore. Per saperne di più sul film e sugli interpreti reperire e vedere il (brutto) documentario breve di Paul Joyce The Last Movie, trasmesso da Channel Four.
Oggi, Lunedì 19 Maggio, Studio Universal, Ore 23,30.