E’ uno degli attori neri emergenti, il più fresco e diverso tra i tanti, dotato di un’espressività tutta particolare che sembra paralizzare la sua faccia in un’eterna espressione corrucciata eppure Terrence Howard è capace di interpretare qualsiasi ruolo e ha goduto del riflusso di fiducia nei confronti degli attori di colore dal portamento classico, dopo il grande successo di Jamie Foxx (il quale già aveva goduto in passato del successo di Denzel Washington).
Terrence Howard sarà Jim Rhodes, l’amico fidato di Tony Stark che nei fumetti incontra e fa subito coppia belligerante con il miliardario americano in Vietnam, a poco dalla creazione della prima armatura di Iron Man. In seguito Rhodes diventa il pilota di fiducia di Tony Stark e il suo vice, nel senso che in più di un’occasione sarà chiamato a sostituirlo sia a capo della compagnia che nei panni di Iron Man (finendo poi nel godere dello spin off di War Machine).
In linea con le altre scelte del cast a fare un comprimario (che ancora non è ben chiaro che ruolo avrà nel film) è stato chiamato un professionista del ruolo secondario, un attore promettente ma non ancora emerso che si è distinto fino ad ora come eccellente spalla in virtù anche di una fisicità da caratterista.
Come molti attori emersi negli ultimi anni anche Howard viene dalla televisione, le molte parti accumulate in diversi episodi di diverse serie più o meno edite anche da noi hanno fatto da palestra per l’attore di colore che ha cominciato a vedersi affidare ruoli un po’ più importanti solo con Big Mama, il film di Martin Lawrenc. A quel punto diventa una perfetta spalla e così viene reclutato per film di ambito vagamente musicofilo come Glitter con Mariah Carey e Angel Eyes con Jennifer Lopez. Ma seguono subito i film più d’azione con Biker Boyz e Sotto Corte Marziale con Bruce Willis.
Come già detto Terrence Howard si distingue per il suo approccio serioso ai personaggi che però poi non si risolve necessariamente in una recitazione monocorde. Tuttavia proprio quest’aspetto particolare lo rende il caratterista ideale, ruolo confermato anche in produzioni sempre di maggior profilo, da Crash a Ray (al fianco di Jamie Foxx) almeno fino al trascurabilissimo (e inedito in Italia) Love Chronicles che lo vede finalmente come protagonista.
Seguono poi altri lavori minori come Pride (di nuovo protagonista) e i più interessanti Il Buio Nell’Anima e La Musica Nel Cuore dove il profilo di Howard migliora e le parti si fanno più complesse e sfaccettate.