Il cartaio (Italia 2003 – Thriller; 106′) di Dario Argento con Liam Cunningham, Stefania Rocca, Claudio Santamaria, Silvio Muccino, Fiore Argento, Vera Gemma, Elisabetta Rocchetti.
Roma, giorni nostri: un sadico che rapisce giovani ragazze sfida la polizia a videopoker in una chat online. Se gli agenti perdono, le vittime muoiono in diretta webcam; se vincono, il maniaco le libera. La poliziotta Anna Mari, il cui padre si suicidò a causa dei debiti contratti giocando a poker, e un collega inglese indagano.
Il regista romano ancora pubblicizza l’eterno ritorno al giallo puro (sia pure, colpa del nuovo millennio, con l’ingresso della tecnologia), ma la sceneggiatura – sua e di Franco Ferrini – grida vendetta al cielo e gronda idiozie e incongruenze ogni minuto che passa. Ai tempi in cui si conosceva soltanto la trama (inizialmente il film si doveva intitolare Nel buio), si poteva pensare a qualcosa di vagamente simile al plot dei gialli televisivi del sabato sera di Raidue; la realtà è invece ben peggiore. Quasi due ore di film sbrodolato, totalmente mancante di suspense, di costruzione e di intelligenza cinematografica, involontariamente comico, tragicamente doppiato: c’è davvero di tutto per rimpiangere l’Argento che fu. Non pago, Argento continuerà su questa pista con i tremendi Ti piace Hitchcock? (2005) e, peggio ancora, con La terza madre (2007).
Oggi, Martedì 22 Aprile, Rete 4, Ore 23,45.