Ha una vera predilezione per il cinema commerciale Samuel L. Jackson, non manca mai di dichiararlo e di mostrarlo con la partecipazione in alcuni dei più importanti exploit commerciali e meramente di genere del cinema hollywoodiano.
Instancabile lavoratore Sam Jackson è al momento uno dei caratteristi migliori della scena americana e il suo inserimento nel film di Iron Man nei panni dello storico personaggio di Nick Fury appare particolarmente azzeccato.
Lanciato nel mondo dello spettacolo, come molti suoi colleghi neri, da Spike Lee, la sua maschera fissa non decolla fino a quando Tarantino non gli affida il ruolo di Jules in Pulp Fiction. Fino a quel momento si contano infatti moltissime partecipazioni marginali in produzioni anche importanti (basti pensare a quella in Jurassic Park) ma mai con personaggi incisivi o ricorrenti.
E’ dunque il monologo di Ezechiele 25,17 che rivela la vera faccia dell’attore Samuel L. Jackson che subito dopo interpreterà Die Hard III assieme a Bruce Willis e si confermerà feticcio tarantiniano in Jackie Brown. Una maschera dotata di grandi frasi, look particolari, atteggiamento cinico e spietato e umorismo tagliente.
Dal 1994 in poi Jackson lavora tantissimo e sarebbe impossibile ricostruire la sua carriera, tuttavia nel mare di film in cui prende parte si può notare come sia presente una costante che è il “genere”, cioè lavorare in produzioni di dichiarato impatto commerciale, di filosofia spicciola e grande azione a prescindere dal budget (si va da xXx a Guerre Stellari, da Black Snake Moan a Shaft, da Il Negoziatore a 1408).
Niente cinema alto per lui, gliel’ha insegnato Tarantino che i veri eroi strisciano nel fango. E nessuno se non lui avrebbe potuto accettare un film come Snakes On A Plane.
E anche il mondo dei fumetti non sembra così lontano per lui che ha interpretato un fenomenale villain in una delle migliori parafrasi del discorso fumettistico mai fatte al cinema, ovvero Unbreakable di M. Night Shyalaman. Logico allora aspettarsi molto dalla sua rivisitazione del personaggio di Nick Fury (originariamente bianco) l’unico assieme a Wolverine autorizzato a fumare nel puritano universo fumettistico statunitense (e solo in virtù della sua invulnerabilità) e dunque l’unico dotato di quel carisma cinico e baro che tanto calza a Sam Jackson.