Con tutta probabilità Jeff Bridges sarà ricordato per sempre in bermuda, ciabatte, occhiali da sole e vestaglia, sarà cioè associato principalmente a Drugo, ovvero The Dude, il protagonista di Il Grande Lebowski, il personaggio più convincente, interessante e affascinante che abbia mai interpretato.
La carriera di Jeff Bridges infatti non si può certo definire “colma di successi”, sarebbe più corretto dire che ha oscillato tra l’improbabile, il fallimentare e il barocco. Presente in operazioni discutibili come il King Kong di Dino De Laurentiis e più autorialmente ignorabili come La Leggenda Del Re Pescatore o Tucker, Bridges sarà il cattivo di turno nel film di Iron Man, la nemesi nel senso stretto del termine, di Tony Stark.
L’unico precedente che può aiutarlo è quello del supercult Tron di cui è stato fiero interprete e con il quale veniva identificato fino a Il Grande Lebowski. Film visionario e incredibilmente avanti con i tempi Tron ha delle caratteristiche di interazione uomo-macchina che possono accomunarlo ad Iron Man, specialmente per quanto riguarda il personaggio destinato a Drugo, cioè Obadiah Stane, il magnate dell’industria delle armi rivale della Stark Industries e supercriminale dentro la corazza di Iron Monger.
Se dunque Hulk ha Abominio, Iron Man ha Iron Monger, ad ognuno il suo. E certo faremo una certa fatica ad accettare che lo spietato manipolatore di menti Obadiah Stane, il temibile rivale di Tony Stark, il freddo calcolatore maniaco degli scacchi abbia la faccia indolente di Drugo. Sarà necessaria un prestazione attoriale degna di questo nome.