Prima di passare alle previsioni più succose sui film che potrebbero vincere ci sono quelle più difficili sui principali aspetti tecnici del film. Fotografia, montaggio, musica e sceneggiatura originale.
Si tratta di premi considerati minori perchè dati a personalità meno in vista, ma proprio per questo molto spesso sono i più sinceri. Perciò in questo caso non si ripeterà la dualità di previsione utilizzata per gli attori (e che sarà ripetuta per i film nel prossimo post) ma ne sarà adottata una più raffinata tra Outsider (gli improbabili vincitori ma veri innovatori) e Favorito (i probabili vincitori per come hanno fatto bene il solito lavoro).
Gli Oscar ai tecnici sono infatti la vera fotografia del sistema cinema hollywoodiano, capaci di individuare premiare e quindi legittimare le innovazioni nei singoli campi o funzionare come riconoscimenti alla carriera a figure che di fatto sono coautori dei film in cui lavorano (vedi l’Oscar per il montaggio a Thelma Schoonmaker l’anno scorso).
Miglior Fotografia (L’Assassinio di Jesse James, Espiazione, Lo Scafandro E la Farafalla, Non E’ Un Paese Per Vecchi, Il Petroliere)
Favorito: E’ L’Assassinio di Jesse James con le luci e i colori desaturati di Roger Deakins il vincitore designato. Il nonplusultra della grande fotografia standard del cinema hollywoodiano, segue tutte le regole e lo fa con grandissima abilità.
Outsider: E’ Il Petroliere però il vero innovatore. Robert Elswit di concerto con Paul Thomas Anderson realizza una serie di scelte e prese di posizioni incredibili, rese poi ancora più stupefacenti anche dalle altre di cui il film è condito. Totali che diventano particolari e viceversa, macchina da presa in continuo movimento uniti ad un gusto per la composizione dell’immagine fenomenale.
Miglior Montaggio (The Bourne Ultimatum, Lo Scafandro E La Farfalla, Into The Wild, Non E’ Un Paese Per Vecchi, Il Petroliere)
Favorito: Le incredibili sequenze di azione di The Bourne Ultimatum lo rendono il più probabile vincitore. Tutto il film ha un ritmo indiavolato anche nelle parti più discorsive e cosa più sorprendente anche i momenti solitamente più confusi come combattimenti e inseguimenti (ripresi per di più con camera a mano nella Casbah) sono comprensibilissimi, fluidi e coinvolgenti. Merito di un montaggio da vera accademia.
Outsider: Ancora una volta è Il Petroliere ad aver fatto un lavoro fuori dagli schemi e innovativo anche per il montaggio. Basta guardare come spesso la macchina da presa indugi su certi personaggi e come sia reticente a staccare quando dovrebbe. Abbonato al piano sequenza Paul Thomas Anderson non ha comunque disdegnato di concentrarsi sui pochi stacchi che costellano il film.
Miglior Soggetto Originale (Juno, Lars E Una Ragazza Tutta Sua, Michael Clayton, Ratatouille, La Famiglia Savage)
Favorito: Ratatouille è forse il copione meglio scritto della stagione. Fondato sulle dinamiche tipiche del cinema americano, molto poco innovativo sul piano della storia ha invece la forza di aver preso una storia originale e averla saputa piegare con un’abilità rara ai temi ricorrenti di Hollywood.
Outsider: dominano i film Sundance in questa categoria, tutti outisder per definizione. Tuttavia tra questi è forse Juno quello che osa di più perchè si discosta abbastanza anche dai canoni fissi del genere Sundance (incarnati da La Famiglia Savage), per diventar una sorta di ibrido che non si concede nè all’hollywoodiano nè al 100% indipendente.
Miglior Colonna Sonora Originale (Il Cacciatore di Aquiloni, Espiazione, Quel Treno Per Yuma, Ratatouille, Michael Clayton)
Favorito: Con Espiazione Dario Marianelli ha realizzato un score molto classico, dalle atmosfere perfettamente calzanti al mood della pellicola che ha ottime probabilità di vincere anche perchè il suo rivale diretto Albero Ilglesias con Il Cacciatore di Aquiloni ha già vinto nelle ultime due edizioni.
Outsider: Di sicuro invece non saranno premiate le originali deviazioni di Marco Beltrami per Quel Treno Per Yuma. Uno score che non rispetta nessuna regola e non sembra assolutamente musica per film d’azione, anzi cerca la sorpresa e altre vie per sottolineare i momenti più concitati.