Annunciato, atteso, meritato, nella notte è arrivato quello che tutti ci aspettavamo, il trionfo dei fratelli Coen!
Gli Oscar del 2008, rimasti in dubbio fino all’ultimo, incoronano ufficialmente i due fratelli, che con il loro meravoglioso Non è un paese per Vecchi si portano a casa ben 4 statuette. Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura non originale e Miglior Attore Non protagonista. Grande sconfitto l’altro temibile avversario, ovvero quel Paul Thomas Anderson che aveva raccolto lo stesso numero di nominations con il suo Il Petroliere.
2 sono gli Oscar portati a casa da Anderson, ovvero quello super annunciato di Daniel Day-Lewis, che trionfa come Miglior Attore Protagonista, bissando il successo ottenuto con Il mio piede Sinistro, e quello per la Miglior Fotografia. La francese Marion Cotillard, totalmente trasformata in La vie en Rose, conquista la statuetta come Miglior attrice Protagonista, confermando l’amore di Hollywood per le trasformazioni fisiche, venuta talmente bene in questo caso tanto da portare anche l’Oscar per il Miglior Trucco.
Javier Bardem si aggiudica la statuetta come Miglior Attore Non Protagonista, mentre a sorpresa Tilda Swinton, con Michael Clayton, batte la favoritissima Cate Blanchett come Miglior Attrice Non Protagonista. La vera sorpresa della stagione, Juno, si porta a casa l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura originale, mentre per noi italiani due sono i trionfi: quello di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, per le pazzesche scenografie di Sweeney Todd, bissando l’Oscar del 2005 per The Aviator, e quello di Dario Marianelli per le musiche di Espiazione, grande sconfitto della serata.
Clamoroso l’esito per gli Oscar tecnici, con una bocciatura su tutti i fronti per Transformers di Bay! Zero statuette all’attivo, a differenza dell’ottimo The Bourne Ultimatum che se ne porta a casa addirittura tre, e Oscar per gli effetti speciali a sorpresa alla Bussola d’Oro, che proprio in volata ha sconfitto i robottoni di Bay.
Da sottolineare infine il Miglior Film Straniero, Il Falsario, la bocciatura di Sicko di Moore, sconfitto a sorpresa da Taxi to the Dark Side, l’ovvio Oscar a Ratatouille come Miglior Film d’Animazione e il crollo di Come d’Incanto per la Miglior Canzone, dove ha trionfato Once con Falling Slowly.
Ma ora andiamo a vedere tutti i vincitori!
Miglior film: Non è un paese per vecchi
Miglior regia: Ethan Coen, Joel Coen – Non è un paese per vecchi
Miglior attore protagonista: Daniel Day-Lewis – Il petroliere
Miglior attrice protagonista: Marion Cotillard – La vie en rose
Miglior attore non protagonista: Javier Bardem – Non è un paese per vecchi
Miglior attrice non protagonista: Tilda Swinton – Michael Clayton
Miglior sceneggiatura originale: Juno – Diablo Cody
Miglior documentario: Taxi to the Dark Side – Alex Gibney, Eva Orner
Miglior corto documentario: Freeheld – Cynthia Wade, Vanessa Roth
Miglior colonna sonora: Espiazione – Dario Marianelli
Miglior fotografia: Il petroliere – Robert Elswit
Miglior canzone: Once – Glen Hansard, Markéta Irglová (“Falling Slowly” )
Miglior film straniero: Il falsario (Austria)
Miglior montaggio: The Bourne Ultimatum – Christopher Rouse
Miglior sonoro: The Bourne Ultimatum – Scott Millan, David Parker, Kirk Francis
Miglior montaggio sonoro: The Bourne Ultimatum – Karen M. Baker, Per Hallberg
Miglior sceneggiatura non originale: Non è un paese per vecchi – Joel Coen, Ethan Coen
Miglior corto animato: Peter & the Wolf – Suzie Templeton, Hugh Welchman
Miglior cortometraggio: Le Mozart des pickpockets – Philippe Pollet-Villard
Miglior scenografia: Sweeney Todd – Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
Miglior effetti speciali: La bussola d’oro – Michael L. Fink, Bill Westenhofer, Ben Morris, Trevor Wood
Miglior trucco: La vie en rose – Didier Lavergne, Jan Archibald
Miglior film d’animazione: Ratatouille – Brad Bird
Miglior costumi: Elizabeth: The Golden Age – Alexandra Byrne