Regia: Mike Nichols
Cast: Tom Hanks, Philip Seymour Hoffman, Julia Roberts, Amy Adams, Ned Beatty, Om Puri.
Durata: 97 minuti
Anno: 2007
Anni 80, piena Guerra Fredda. Non i primi tempi, quelli dello scacchiere nucleare e delle contromosse immediate per dettare la legge del più forte. Ma gli anni delle decisioni politiche, degli schieramenti, dello spionaggio e del lavoro “sotto banco”, che non darà meriti a nessuno in caso di riuscita, ma lo stesso farà gioire in molti.
Immerso in una vasca idromassaggio tra spogliarelliste e coca, il deputato americano Charlie Wilson (Tom Hanks) si rende conto che il suo Paese deve assolutamente intervenire nella guerra in corso in Afghanistan e aiutare il popolo oppresso dall’Urss e subito decide di raddoppiare il fondo stanziato “segretamente” dal suo Governo, senza sapere però in quale circolo è entrato.
La sua amica politico-religiosamente impegnata, la ricca ereditiera Joanne Herring (Julia Roberts) infatti inizia a coinvolgerlo più attivamente, tanto da combinargli un incontro con il presidente pakistano Zia ul-Haq che gli apre ancor di più gli occhi sulla reale situazione.
Charlie Wilson non potrà più tirarsi indietro e coadiuvato dal suo staff e dall’irriverente, impetuoso e atipico agente segreto Gut Avrakotos (Philip Seymour Hoffman) , si ritroverà promotore degli sforzi (taciuti) statunitensi nell’armare la resistenza dei Mujahideen afghani, partendo da 5 milioni di dollari per ritrovarsi nove anni dopo ad un miliardo annuo di finanziamenti per combattere il comunismo su un fronte così lontano, fautore peraltro di un’alleanza tra pakistani, egiziani, arabi, israeliani e afgani.
La pellicola di Mike Nichols, in uscita l’8 febbraio, ha valori politici ma è raccontata e trattata con tutti i criteri di una commedia, tanto che l’ora e mezza di visione scorre velocemente e senza alcun peso, piuttosto è vero il contrario. Sapienti e taglienti tutte le battute che caratterizzano i dialoghi e i singoli personaggi, primi fra tutti la strana coppia Hanks–Seymour Hoffman. Il primo è un donnaiolo senza tregua, circondato per tutto il film da donne affascinanti, persino nel suo ufficio personale (“puoi insegnare a battere a macchina ma non a farti crescere le tette”), ma sospinto da una morale incredibile su quel che concerne il bene supremo umano e degli Usa ovviamente; il secondo un out siders del contro spionaggio, senza il minimo straccio di attenersi all’etichetta e alle buone norme della “società convenzionata”.
Un film sopra le righe, ben orchestrato, pianificato e realizzato. Il cast d’eccezione vale da solo la regola del comprare il biglietto e l’affiatamento e la sinergia nel loro effetto finale sono la conferma della scelta fatta.