Nel mondo delle tecnologie legate al cinema raramente l’Europa è stata all’avanguardia, per questo fa particolarmente piacere dare notizia di un progetto tra i più interessanti mai visti.
E’ infatti ufficiale la creazione dell’European Film Institute, un soggetto indipendente e presente unicamente in rete che sarà il principale canale distributivo per tutte le pellicole restaurate dagli istituti preposti da ogni paese europeo. Poichè uno dei problemi più grossi delle pellicole restaurate è la loro vita dopo il restauro (come, dove e in che modo sono redistribuiti), ora si vuole completare il ciclo di vita del film riportato allo splendore originale dandogli la maggiore visibilità possibile in rete.
Si tratta con tutta probabilità di una tra le più grandi operazioni di liberalizzazione della cultura mai realizzate in rete. I film saranno visibili in streaming (e non in download) gratuitamente e da tutti, senza restrizioni di sorta. Per il cinema muto si parla anche di elaborare una soluzione che consenta la visione con diverse colonne sonore.
Per iniziare una giuria di esperti valuterà le prime 100 opere da mettere online tra quelle proposte da ognuna delle 37 istituzioni che hanno aderito al progetto. Ma in futuro si conta di arrivare ad avere un archivio di almeno 500 opere. Una simile decisione in un periodo in cui si discute molto sui diritti digitali e su cosa dovrebbe essere disponibile a chi e in che modo è un bell’atto di coraggio anche se facilitato dalla più difficile commerciabilità dei film in questione.
Per l’Italia di sicuro prenderà parte il Museo Del Cinema di Torino con i suoi 20 film restaurati tra i quali sarebbe un peccato mortale non ricordare Cabiria, il grandissimo capolavoro del 1914 di Giovanni Pastrone, noto soprattutto per i cartelli scritti da Gabriele D’Annunzio.