Pochi film tratti da fumetti hanno generato disappunto nei fan come l’Hulk di Ang Lee, a questo va aggiunta una critica poco soddisfatta (per quello che può influire sui film di questo genere) e un incasso magro, specialmente considerando le personalità tirate in ballo (oltre ad Ang Lee anche Eric Bana, Jennifer Connelly, e Nick Nolte).
Eppure la voglia di Hulk è tanta. Talmente tanta da convincere gli studios a provarci ancora, ma questa volta decisamente con un altro approccio. Infatti L’Incredibile Hulk (questa volta è incredibile!) non è nè sequel nè un prequel del precedente film, semplicemente farà finta che non sia mai stato girato (come i produttori si augurano facciano anche gli spettatori).
Per ottenere un tale capovolgimento di prospettiva era necessario cambiare tutta la troupe e così oltre ad un nuovo attore chiamato ad interpretare Bruce Banner (Edward Norton) e nuovi coprotagonisti (Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt e Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark in un curiosissimo crossover con un altro film Marvel in uscita nel medesimo periodo, Iron Man) e ad un ovviamente nuovo regista (il ben più anonimo e incline a dar retta alla produzione Louis Leterrier), c’è anche un nuovo team di sceneggiatori tra cui spunta Zack Penn, veterano dei cinefumetti che ha curato anche Fantastici Quattro, Last Action Hero, Elektra, X-Men e X-Men 2 e a sorpresa Edward Norton stesso.
L’approccio di Ang Lee alla storia di Hulk era molto appassionato seppure nello stile del regista di Brokeback Mountain, intimista e poco d’azione il film non si distingueva per un grande ritmo ma era indubbiamente dotato di idee di regia fuori dal comune (delle quali quella più evidente del montaggio che sembra una tavola di fumetti è solo la più evidente). Anche la storia era molto in linea con le dinamiche narrative delle storie a fumetti seriali statunitensi (Ang Lee ne è da sempre un appassionato e li inserisce spesso nei suoi film), ma mancava di un appeal “basico” che stupisse e coinvolgesse ad un livello immediato.
Allora sembra lecito aspettarsi questo dal nuovo film di Hulk, che si propone l’ardua impresa di portare in sala un pubblico scottato dal primo approccio al gigante verde e di riconciliarlo con una dinamica (quellaDr. Jekyll/Mr. Hide) che da sempre è di successo.
Se è l’intrattenimento puro quello che volete, lo avrete. E questa volta la produzione non può sbagliare.