Regia: Rob Zombie. Cast: Tyler Mane, Sheri Moon, Malcolm McDowell, Brad Dourif, Danny Trejo, Daeg Faerch, Scout Taylor-Compton, Danielle Harris. Horror, 109 minuti, USA 2007.
Uscirà nelle sale il 4 Gennaio 2008 l’ultima fatica di Rob Zombie, che per la sua terza pellicola horror ci regala un mix tra prequel e remake del classico intramontabile Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter datato 1978.
Il nostro amico Smeerch ve ne ha mostrato da poco il trailer italiano censurato.
Se non potete fare a meno di saperne di più in attesa dell’uscita ufficiale, continuate a leggere questo post perché ieri sera l’ho visto in anteprima e vi dirò cosa ne penso in tutto e per tutto.
La recensione contiene una carrellata di immagini del cast e di fotogrammi tratti dalla pellicola, ma ne sconsiglio la visione ai più sensibili e impressionabili.
Michael Myers, il misterioso assassino seriale della saga di Halloween, viene spesso considerato il Re del sottogenere slasher.
Proprio per questo motivo per Rob Zombie non è stata una scelta a cuor leggero quella di rielaborare una storia tanto amata dai cultori dell’horror.
D’altra parte Zombie è riuscito con i precedenti La casa dei 1000 corpi e La casa del Diavolo a conquistarsi una certa fiducia da parte dei fan dell’orrore, mostrando la sua competenza nel campo e trovando una propria chiave retrò di linguaggio.
Sono proprio queste premesse a costringermi ad affermare che Halloween – The Beginning si è tristemente rivelato come il passo falso – o meglio, malfermo – del musicista/regista, che scivola proprio sull’icona della maschera di un The Shape troppo umano e poco ombra, gigioneggiando su un remake che non rispetta le Regole del genere e tentennando su una scelta di stile poco incisiva.
Il film è grossomodo suddiviso in tre parti: l’infanzia di Michael, un bambino (Daeg Faerch) che cresce all’interno di una famiglia a dir poco disagiata che si diverte a torturare e a uccidere piccoli animali (un classico da Manuale del Giovane Omicida Seriale); gli anni di prigionia, nei quali Michael viene seguito dal Dr. Loomis (Malcolm McDowell); l’evasione di Michael e la mattanza della famosa notte del 31 Ottobre.
Se la prima parte non è poi così male e ci regala una buona dose di voyeurismo sull’infanzia dell’Uomo Nero, la seconda e la terza annoiano e si lasciano andare a una mashup tra vecchio e nuovo, mescolate di dialoghi inutili e non sempre esplicitamente grotteschi.
“Grottesco” è infatti un aggettivo che ha caratterizzato i precedenti due film di Zombie, ma nel caso di Halloween The Beginning sembra quasi che ci sia stata un’indecisione di base tra l’oscillare tra i toni più cupi e quelli più ironici. Zombi sembra essersi intimidito davanti al Mito di Myers, il che non ha certo giovato alla sicurezza con cui avrebbe dovuto imbastire l’intero film. A volte mi sono davvero trovata a chiedermi “ma questa scena era volutamente comica o…?”.
Ho trovato di dubbio gusto anche la scelta di voler sfaccettare troppo il personaggio di Myers: nell’originale di Carpenter funzionava proprio per la sua disumanità non intesa soltanto come crudeltà; The Shape inquietava per il suo essere invisibile come uomo e per le sue movenze quasi meccaniche, non umane, come se non ci fosse anima dentro a quel corpo. Quel che non viene detto e mostrato è ciò che funziona meglio nell’horror: la nostra fantasia supera sempre l’orrore di ciò che potrebbe essere raccontato per immagini.
Anche il personaggio di Laurie, a suo tempo interpretato da Jamie Lee Curtis, perde mordente nelle vesti di una Scout Taylor-Comton un po’ troppo disinvolta rispetto alla iron maiden del ’78.
In linea generale per me Halloween The Beginning è stata un’impresa fallimentare.
Qualche curiosità
La maschera utilizzata nel film è piuttosto fedele all’originale, costruita basandosi sui fotogrammi del primo Halloween, solo un po’ più invecchiata e logora.
La maschera di Myers originale era basata su una maschera di carnevale anni ’70 del Capitano Kirk, ridipinta di bianco.
La maschera da pagliaccio utilizzata da Michael bambino nel film di Zombie è stata scelta perché durante le riprese del film di Carpenter uno degli aspetti pensati per l’assassino era clownesco. La maschera in questione è stata acquistata per 12 dollari su eBay, riadattata al volto del piccolo attore e duplicata.
Decidendo di utilizzare un gigantesco ex-wrestler per intepretare Michael Myers adulto (Tyler Mane), i coltelli da macellaio sembravano troppo piccoli per la sua mano, così sono stati riforgiati aggiungendo 5 centimetri di lunghezza, per un totale di 30 centimetri.