Ieri vi abbiamo parlato delle anticipazioni, dei film – in generale – che verranno presentati al prossimo Festival del cinema di Venezia. Oggi invece, vi parliamo di La Graine et le mulet, la pellicola che vi porterà la Lucky Red. Una commedia drammatica (?) di produzione francese diretta da Abdellatif Kechiche. Nel cast ci sono: Habib Boufares, Faridah Benkhetache, Hafsia Herzi e Abdelhamid Aktouche.
Dopo Tutta colpa di Voltaire (premio come migliore opera prima a Venezia nel 2000) e La Schivata (César per il Miglior Film, la Migliore Regia, la Migliore Sceneggiatura e la Migliore Attrice esordiente nel 2005), Kechiche continua il suo viaggio nella comunità maghrebina francese attraverso la storia di una famiglia di Sète, città portuale vicino a Marsiglia, alle prese con un sogno da realizzare…
Continuando a leggere questo post potrete leggere la trama del film e vedere altre 3 immagini.
Sète, cittadina vicino Marsiglia. Beiji, 60 anni, lavoratore portuale affaticato, si trascina sul cantiere navale del porto per un lavoro che, con l’età, è diventato insostenibile. Padre di famiglia, divorziato, continua a restare vicino alla sua ex moglie e ai figli, nonostante una storia familiare fatta di rotture e tensioni che le difficoltà finanziarie non fanno che acuire.
Beiji attraversa un periodo delicato della vita e tutto contribuisce a far crescere in lui un sentimento di inutilità. Una sensazione di fallimento che lo accompagna da un po’ di tempo, e che ad un certo punto vorrebbe scrollarsi di dosso realizzando un sogno: metter su un ristorante di sua proprietà. Certo, l’impresa è alquanto improbabile visto che il suo stipendio, insufficiente e irregolare, non basta certo a offrigli i mezzi per realizzare la sua ambizione. Questo, tuttavia, non gli impedisce di sognare, di parlarne, soprattutto in famiglia. Una famiglia che pian piano si unisce intorno al progetto, diventato per tutti il simbolo della ricerca di una vita migliore. Grazie al loro senso di organizzazione e ai loro sforzi il sogno si avvia verso la realizzazione. O quasi…