Una delle migliori uscite estive è Crank, ottimo esordio della coppia di ex pubblicitari Mark Neveldine -Brian Taylor con Jason Statham e Amy Smart. Statham anticipa così la sua prossima uscita in War, mostrando il suo viso in giro nelle sale cinematografiche mezze svuotate dall’estate e cerca di attirare i suoi fan. A mio avviso ricorda un po’ il primo Bruce Willis, con quel piglio ironico e simpatico, che caratterizza in chiave gustosissima i ruoli che gli vengono proposti, solitamente tutti di azioni, sparatorie e arti marziali.
La pellicola inizia e Statham, o meglio Chev Chelios è già morto: Ricky Verona lo ha avvelenato, dopo averlo stordito, con una sostanza chimica in grado di inibire le ghiandole che producono adrenalina, quindi gli resta da vivere all’incirca un’ora.
Ma Chelios non è certo il tipo che demorde e farà in modo, pur di ottenere la sua vendetta, di sollecitare il suo corpo nei modi più disparati: sniffare coca, fare a pugni con tro decine di afroamericani, inseguimenti, sparatorie, sesso pubblico nel bel mezzo di Chinatown in pieno giorno, sesso orale, sempre con la sua ragazza, durante un inseguimento in auto con tanto di sparatoria, spray nasali con rilascio di epinefrina… insomma non ci si rilassa mai.
Non è assolutamente un capolavoro, ma quel che più colpisce di questo film, a parte le trovate più o meno credibili per creare adrenalina e gli esilaranti effetti che hanno sul protagonista, sono il ritmo narrativo, quasi forsennato, le visioni ipnotiche ma mai confusionarie, che riescono a far immedesimare lo spettatore, una colonna sonora assolutamente da comprare e alcune scelte visive.
Caldamente consigliato.