The Bubble (Ha-Buah)
Israele, 2006, 117 min
Regia: Eytan Fox
Cast: Ohad Knoller, Yousef Sweid, Daniela Wircer, Alon Friedmann, Zion Baruch, Zohar Liba, Oded Leopold, Ruba Blal, Shredy Jabarin, Lior Ashkenazi, Yossi Marshak
Si potrebbe guardare a The Bubble come a un film doppio.
Da una parte troviamo tutti gli elementi tipici della commedia romantica in salsa queer, dall’altra prende il sopravvento il tono drammatico che abbraccia i contorni politici tra israeliani e palestinesi sfociando a tratti e in finale nella tragedia.
Sullo sfondo di una Tel Aviv descritta come una bolla che vorrebbe tener lontana i conflitti avvolgendosi in una dimensione apparentemente pacifica, liberal-trendy e un po’ superficiale, due ragazzi gay – Naom e Yali – e Lulu, una ragazza etero, dividono l’appartamento e la vita legati da una forte amicizia.
Noam incotra però Ashraf in un checkpoint al confine israelo-palestinese e si incontrano nuovamente a Tel Aviv, tirtovandosi fisicamente ed emotivamente coinvolti l’uno dall’altro. Ashraf è palestinese e Noam e i suoi amici lo ospitano in casa propria offrendogli copertura.
La storia d’amore tra i due ragazzi si fortifica e sembra creare armonia anche tra gli altri abitanti della casa, che nel frattempo cercano anch’essi di trovare una propria dimensione sentimentale.
Ma come nelle più classiche storie romantiche basate su due realtà contrapposte, i primi problemi cominciano a sorgere quando Ashraf torna a casa per il matrimonio dell’affezionata sorella che sta per unirsi ad un uomo del quale si intuiscono implicazioni terroristiche. Il cognato scopre la natura omosessuale di Ashraf e lo minaccia.
Da qui una serie di eventi interni ed esterni alla coppia clandestina intessirà le basi per un epilogo tragico tra sentimento e ideologismi estremi.
Schifosamente romantico così come riequilibrato dalla forte scena sociale ambientale, il film di Eytan Fox riconferma il talento agrodolce del regista, già precedentemente acclamato per Yossi & Jagger (2002, vincitore dell’Award of the Israeli Television Academy nel 2003 e del premio del pubblico al Torino GLBT Festival del 2003).
Belle anche le incursioni musicali, sfruttate grazie al personaggio di Naom che lavora in un negozio di dischi, e le sfaccettature dei personaggi minori che non fungono solo da contorno ma si integrano in una più ampia veduta del panorama giovanile israeliano.
Selezionato in Berlinale 2007 e Toronto Film Festival 2006.
Il trailer del film:
Se ti sei perso il post introduttivo al Festival lo trovi qui.
Gli altri film in Rassegna: Eleven Men Out / Itty Bitty Titty Commettee