Durante il Festival di Cannes il film dell’israeliano Raphaël Nadjari ha suscitato la curiosità e il favore della stampa: peccato non si possa dire lo stesso del pubblico. La domanda è: ma a Cannes dormono o assistono davvero alle proiezioni?
In effetti a me l’occhio pesante è venuto, anche perchè Tehilim (Salmi) l’ho visto subito dopo un altro campione di felicità, il tedesco Gegen?�ber di cui ho già scritto in mattinata.
La storia è semplice: c’è una famiglia ebrea composta da un padre credente praticante e una madre un po’ meno, un ragazzino e un adolescente. Il clima sembra tranquillo, con qualche discussione ma nulla che faccia presagire tragedie.
Un giorno il padre accompagna i figli a scuola ma succede un incidente automobilistico; il figlio più grande va a cercare aiuto su richiesta del padre, ma una volta tornato con polizia e ambulanza, il padre è sparito.
Da qui parte uno scenario confuso, nel quale il figlio maggiore si ritira nella preghiera trascinando poi il fratello minore, mentre la madre cerca di accettare la situazione pur non amando particolarmente il fervore religioso che sembra aver avvolto come una cappa l’intero clima familiare.
Nulla di che. Per quanto è sembrato a me e a molte altre persone presenti in sala, il film non sembra andare a parare da nessuna parte. In più non si capisce se voglia essere la rappresentazione di una realtà sociale o se si tratti di un caso eccezionale.
Certo, c’è il tema dell’adolescente che si trova senza un punto di riferimento importante, che avanza a stento cercando il conforto degli altri uomini della famiglia tramite la preghiera, ma che prova anche a fare di testa propria. Però questo disorientamento risulta un po’ troppo forzato, non ci viene fornito nessun elemento che possa rendere plausibile la sparizione del capo famiglia e in linea generale il film risulta solamente pesante. Anche la contrapposizione con la madre, che ha un modo di fare molto più pratico e laico, non mi sembra uno spunto sufficiente per salvare un film privo di ritmo e senso empatico.
Tehilim
Israele/Francia, 2007, 96 min
Regia: Raphaël Nadjari
Cast: Michael Moshonov, Limor Goldstein, Shmuel Vilozni, Ilan Dar, Yoav Hait, Reut Lev