Gegenüber (Counterparts)
Germania, 2007, 100 min
Regia: Jan Bonny
Cast: Matthias Brandt, Victoria Trauttmansdorff, Wotan Wilke Moehrig
Il tema centrale del film è la violenza familiare e l’irrazionalità dell’amore.
Il protagonista, Georg, è un poliziotto mite e gentile, riconosciuto dai colleghi come un uomo affidabile e dalla vita tranquilla. Georg, malgrado non ricopra un’alta carica in Polizia, si è distinto per aver salvato l’amico e collega Michael e per questo motivo è in lizza per una promozione. Georg però vorrebbe rinunciare al ruolo promesso in favore di Michael, perché teme di sconvolgere gli equilibri familiari attraverso la nuova carica.
All’esterno la famiglia di Georg può sembrare felice, ma così non è: la moglie Anne, di cui è innamoratissimo, è un’insegnante all’apparenza cordiale e affabile, ma che cela una forte nevrosi. Anne picchia violentemente il marito ogni volta che il suo equilibrio viene sfaldato dalla più minima azione o parola. Anche i due figli ne sono consapevoli, mentre i genitori di Anne sembrano non rendersi conto della sitazione e si pongono verso la coppia come padroni/tutori, forti del fatto di doverli spesso aiutare economicamente. Così Georg sopporta l’atteggiamento prevaricatore del suocero che non manca mai di farlo sentire un fallito incapace di mantenere la propria famiglia, e cerca di assecondare la moglie in ogni situazione, facendo da cuscinetto per ogni notizia o avvenimento che potrebbe turbarla.
Il film rappresenta ciò che Georg vive in prima persona, senza concedere nessuno stacco verso altre situazioni parallele. Si fa un ampio uso di camera a spalla, con sequenze traballanti e cupe. L’uso della luce è quasi inesistente, gli interni si presentano nella propria nudità lasciando una sensazione di oppressione.
Il testo è interessante: il tema della violenza familiare è stato trattato molto spesso, ma in questo caso si parla della violenza perpetuata dalla moglie verso un marito che accetta tutto, persino il tradimento pur di tener stretta la donna che ama. Pur facendosi male, fisicamente e psicologicamente.
Tutto questo però non salva il film, che risulta pesante e ripetitivo e che richiama a tratti – e superfluamente – l’ormai inflazionato stile dogma.
Non ho trovato alcun trailer, ma è possibile vedere qualche video-intervista e un backstage su Making of Europa.
Le immagini sono tratte dal sito OutNow.
Il post intruduttivo alla rassegna Cannes e dintorni 2007 (a Milano, dal 12 al 18 Giugno) di cui fa parte questo film, lo puoi trovare qui.