Mi rivolgo a voi, fan della serie tv Dr. House (House M.D.). Cosa vi piace di preciso: l’attore o il personaggio? Fate il tifo per le strampalate anamnesi e diagnosi del primario zoppo o invece apprezzate le doti recitative di Hugh Laurie? Lo chiedo perché il 23 Maggio arriva in libreria un romanzo scritto proprio dal protagonista della serie. Titolo: Il venditore di Armi (Marsilio Editori). Si tratta di un thriller a sfondo comico con protagonista un ex poliziotto che diventa killer mercenario. Al momento di assassinare un industriale, però, si pente e finisce per infilarsi dritto in tutta una serie di guai.
(Clicca su ‘Continua a leggere’ potete leggere l’incipit del libro).
Immaginate di dover rompere un braccio a qualcuno.
Destro o sinistro, non importa. Il punto è che dovete romperlo, perché se no… be’, nemmeno questo importa. Diciamo che se non lo fate vi succederanno brutte cose.
Ora, la mia domanda è questa: rompete il braccio in fretta (snap, ahi!, scusi, mi permetta di aiutarla con questa stecca di fortuna), oppure trascinate la faccenda per otto minuti buoni, aumentando di tanto in tanto la pressione a dosi minime, finché il dolore diventa rosa e verde e caldo e freddo e del tutto
insopportabile, da ululare?
Appunto. Ovvio. La cosa giusta da fare, l’unica cosa da fare, è concludere alla massima velocità possibile. Rompere il braccio, offrire un brandy, fare il bravo ragazzo. Non possono esserci altre risposte.
A meno che.
E se odiaste la persona alla quale è attaccato il braccio? Se la odiaste proprio sul serio?
Cineblog.it riporta in un post anche le recensioni della stampa americana.