(segue da Box Office: Bay tra successi e flop parte 1/3)
Nell'estate del 1998 esce nei cinema di tutto il mondo, il film che a oggi, risulta essere il più grande successo commerciale di Michael Bay, Armageddon, super kolossal con supercast che s'impone su tutta la concorrenza. Il film esce nel weekend del giorno dell'Indipendenza, storicamente la tre giorni più ricca dell'anno per il cinema americano. Alla fine dell'estate Armageddon ottiene 201 milioni di dollari in America e la bellezza di 352 nel resto mondo: il totale di 553 milioni permette al film di ottenere il primo posto mondiale assoluto davanti a rivali come Godzilla, Salvate il soldato Ryan e Tutti pazzi per Mary, altro outsider di quell'anno.
Come si dice però, "più sono grossi e più rumore fanno cadendo": nel 2001 arriva per Bay la prima parziale bocciatura con l'atteso (ma ultrastroncato dalla critica) Pearl Harbor. In realtà, dati alla mano, il risultato commerciale non è disastroso, tutt'altro: in cassa entrano 198 milioni di dollari in America e 250 nel resto del mondo, ma il pur robusto totale di 448 milioni lascia lo stesso l'amaro in bocca al regista e allo storico produttore Jerry Bruckheimer. Il film nella classifica annuale ottiene il sesto posto e viene superato da Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Shrek, Monsters & Co. e pure da Ocean's 11. I costi di produzione altissimi, quasi 200 milioni di dollari e le beffe della critica, colpiscono l'ego di Michael Bay che decide di tornare a battere una strada già vincente in passato… (segue)
Andrea Chirichelli (MyMovies.it)