Il condottiero degli Autobots, un robot tutto d'un pezzo, senza alcun dubbio sui suoi ideali e sul sacrificio da compiere per il bene della giustizia e della libertà. Optimus Prime, noto in Italia come Commander, è indubbiamente il personaggio più “ideologico” dei Transformers: con i suoi colori sovrapponibili a quelli della bandiera statunitense, rappresenta il tipico “real american hero” di metà anni '80.
Umile e modesto nonostante sia il più forte di tutti, sempre pronto a mettersi in gioco per aiutare gli altri, riesce perfino a perdonare gli esseri umani quando divampa la xenofobia nei confronti degli Autobots. La sua nemesi storica è indubbiamente Megatron, il capo dei Decepticons-Distructors, che Optimus Prime disprezza alacremente per essere la materializzazione di tutto il male che combatte senza tregua.
Di Optimus Prime si apprezzano le doti di comando senza autoritarismo ma con autorità, le virtù di raziocinio anche nelle situazioni più complesse e pericolose, l'assenza di sentimenti oscuri come la vendetta o la rabbia ma soprattutto l'attaccamento ai suoi soldati per cui darebbe anche la vita (cosa che accadrà nel corso della lunga saga dei Transformers in più di una occasione… come sapete poi le resurrezioni nelle serie TV sono frequenti…).
Tra i nemici con cui ha dovuto fare i conti il leader degli Autobots, oltre al già citato Megatron, segnaliamo un difficilissimo scontro con un clone di sé stesso creato comunque dal suo storico rivale e il trovarsi nella strana situazione di “preda” a causa di un cacciatore di taglie inglese che voleva la testa di Optimus Prime fra i suoi trofei di caccia grossa….