Dopo The Passion, Mel Gibson torna alla regia mantenendo ferma una sua nuova caratteristica: la lingua autoctona del film che dirige. Se avevamo assistito alle pene inflitte a Ges?? di Nazareth, imbeccato in aramaico o latino, le due ore abbondanti di Apocalypto sono in maya yucateco, ma seguire i pochi e corti dialoghi non comporta nessuna fatica.
Tutto il fluire della pellicola risulta armonioso, guidato da un forte filo logico e conduttore, che ne fa da collante e rende le vicende coese e plausibili. Affascinante la vita nella foresta degli abitanti di un piccolo villaggio indigeno, la cui guida, almeno per quel che concerne la caccia, risiede in Cielo di Selce (Morris Bird), seguito dal Figlio Zampa di Giaguaro (Rudy Youngblood) e un altro sparuto gruppetto su cui si concentra l