Dai creatori di Shrek e Madagascar è in arrivo nelle nostre sale Giù per il tubo (Flushed Away) che, lasciatemelo dire, credo sarà un vero e proprio successo al botteghino.
Nella nuova commedia della Dreamworks Animation e Aardman Features, Roddy (Hugh Jackman) è un topo che vive in una lussuosa villa in quel di Kensington, Londra, ma mentre si sta godendo tutta la sua solitudine, viene scaricato giù per il w.c. da Sid (Shane Richie) e si ritrova nelle fogne.
Per tornare in superficie, Roddy cerca di convincere Rita (Kate Winslet) ad aiutarlo, ma l’approccio con lei non è dei migliori e si ritrova invischiato in una storia più grande di lui, tra le minacce del Rospo (Ian McKellen), Le Ranocchio (Jean Reno), Arpio (Andy Serkis) e Bianchino (Bill Nighy).
Rispettando gli schemi moderni di un film di animazione, Giù per il tubo è un collage di humour, suspence, azione, comicità e romanticismo. Ci si immedesima facilmente nei personaggi, seppur dei semplici ratti, che nel nostro immaginario non hanno solitamente, nulla di tenero.
Le trovate sono a dir poco geniali ed esilaranti, i colpi di scena non mancano e la colonna sonora, come in Happy Feet, la fa da padrona, accompagnando le scene clou con quella marcia in più.
I personaggi preferiti, sono la banda di ranocchie a seguito di Le Ranocchiò con le loro tute da combattimento, ma tra le quali spicca il mimo, che da solo vale l’intera visione; Bianchino è il ratto muscoloso, troppo sviluppato nel corpo e poco nel cervello; per finir ogni singola lumaca, liet motiv di Giù per il tubo che, stando a quanto ci viene comunicato a fine film nei titoli di coda, non hanno subito nessuna violenza o bruciatura durante le riprese.