Tom Cruise potrà anche aver preso delle recenti e sonore legnate, sia al box office con MI-3, sia negli affari con il “licenziamento” dalla Paramount, che nella vita privata con le infinite prese in giro sulla sua storia con Katie Holmes e la nascita della loro bambina Suri.
Però, forse memore dei tanti indomiti personaggi interpretati sullo schermo, non è tipo da arrendersi facilmente e meno di lui lo è la sua socia in affari Paula Wagner, che con Tom dal’96 ad oggi ha prodotto o co-prodotto più di una ventina di titoli -tra cui tutti i Mission: Impossible, The Others, Vanilla Sky, Minority Report, L’ultimo Samurai, La Guerra dei mondi e il recente Chiedi alla polvere– e altri 10 ne ha in cantiere.
Ebbene, secondo quanto riporta l’Hollywood Reporter i due avrebbero acquisito una “sostanziosa quota di minoranza” della United Artists, glorioso studio di produzione fondato 85 anni fa, come dice il nome, da un gruppo di “artisti” (tra cui Charlie Chaplin e Mary Pickford) uniti nell’intento di produrre cinema… a modo loro.
Lo studio avrà l’incarico di produrre 4 film all’anno, finanziati e distribuiti nel mondo dalla MGM, e si tratta sicuramente di un bel colpo per una coppia d’oro del cinema made in USA che, tra alti e bassi, ha saputo comunque regalarci titoli almeno sempre ben confezionati.
Quindi Tom si sposa, si parla di lui per molti nuovi film, ha di nuovo un lavoro… chissà che non si stia raddrizzando, mentre Brad… rimane in mutande, sarà un duro testa a testa!