Ad un giorno dall’uscita in sala di Quale amore, ci fa piacere approfondire quanto appena accennato nel post in cui si parlava della sua apparizione sulla copertina di Vanity Fair.
La Incontrada si è raccontata così, spendendo molte parole sul suo passato e sulle sue relazioni con i precedenti partner.
«La più grande nei miei confronti è stata quella di sentirmi inferiore, arrivando a comportarmi da geisha: sopporto qualunque cosa, anche un torto, purché tu mi voglia bene». E lei di risposta, come si comportava invece? «Era come se dicessi: io ti do tutta me stessa, ma ti ammazzo anche. È difficile da spiegare: ero io a far diventare gli uomini carnefici. Li provocavo fino a farmi dire cose cattive, crudeli, a farmi trattare male: un modo per attirare la loro attenzione, per avere delle conferme».
E aggiunge: “Sono stata cattiva. In tutte le mie storie d’amore. A me stessa. E ai miei fidanzati» Sembra una perfetta battuta per il personaggio interpretato proprio nell’ultimo film Quale Amore, invece non si trattava di un dialogo mandato a memoria, quanto di brandelli di vita vissuta.
Mi auguro che la sofferenza dimostrata con la pianista Antonia, il personaggio del film di Maurizio Sciarra, sia un bagaglio, cui Vanessa debba d’ora in avanti, ricorrere solo per esigenze di copione, tralasciando di mantenerlo vivo anche nella vita privata.