Guzzanti ci riprova! Nato come semplice sketch all’interno del programma satirico “Il caso Scafroglia” (RAI TRE – 2002) nuovamente veniamo trasportati dalla pura propaganda fascista degli anni che furono.
Pellicole sapientemente invecchiate e dominate, malgrado tutto, da un trasparente velo rosso sono la “storica” testimonianza di un cinegiornale risalente al 1939, quando l’Impero fascista in primis, e italiano in seconda battuta, si espandeva non tanto ai confini naturali e prevedibili del mediterraneo e delle coste da esso bagnato, quanto anche in verticale, verso l’infinito e oltre.
Non poteva un manipolo di eroi del fascio e del littore sopportare oltre l’arrogante affronto del pianeta bolscevico, Marte appunto, e si decidevano così il Gerarca Barbagli (Corrado Guzzanti), Freghieri (Marco Marzocco), Pini (Lillo Petrolo), Santodio (Andrea Blarzino), Fecchia (Andrea Purgatori) e il Balilla Bruno Corso (Andrea Salerno) a partire per la gloriosa missione di colonizzare il pianeta e da rosso, tingerlo di nero.
Non basterà l’aria irrespirabile a fermare “l’italico e fiero petto” dall’arrestare su suolo ostile e straniero, quando lo stesso sarà mosso ad avanzare dal fiero credo e da un intimo “me ne frego!” che lo sosterrà anche contro il problema di scarso foraggiamento e avverse quanto ostili truppe nemiche: i mimimmi.
Indiscusso e ben riuscito l’accostamento alla propaganda d’epoca, con i richiami ai cinegiornali dell’Istituto Luce che ne costituiscono la spina dorsale. Parodia ben riuscita, con il retrogusto un po’ amaro, di ricordare parte delle macchie, che caratterizzano la nostra storia.