Non è un mistero né una novità che la sezione EXTRA Altro Cinema sia forse la più interessante della Festa Del Cinema del Festival del Film di Roma tanto che spesso si ha l’impressione che tutto l’evento esista per dare un ritorno economico e una visibilità mediatica che giustifichi e finanzi le novità e le curiosità di questa sezione che di gran lunga è la più vivace ed attiva. In Altro Cinema confluiscono infatti le retrospettive, gli omaggi e le proiezioni di frontiera quelle più curiose, indipendenti e particolari sia per soggetto che per modalità di produzione.
Anche quest’anno sembra che la sezione curata come sempre da Mario Sesti ci proporrà materiale inedito e particolare in grado di solleticare tutte le corde della cinefilia come lui stesso ama ricordare: “La sezione è molto versatile e io ci credo tanto, anche se poi molti ci accusano di avere un po’ di tutto senza criterio. In realtà già negli anni ’60 dalle pagine dei Cahiers du Cinema si affermava che non esiste un cinema si serie A e uno di serie B, ogni tipo di cinema può darci alimenti per testa e corpo. E in questo senso è pensata la nostra sezione“.
E non può essere più vero. Altro Cinema porta in Italia JCVD, il lungometraggio di finzione che ha per protagonista Jean Claude Van Damme nella parte di se stesso, un’opera che non manca di incuriosire da parecchio chi ne ha avuto assaggi in rete ma anche una serie di retrospettive dedicate come sempre all’Actor Studio, nonchè un quantitativo di grandi nomi che saranno presenti al Festival da far invidia (per effettiva qualità) a quelli ancora da annunciare delle sezioni principali.
Difficilmente infatti si potrà fare meglio di chi porterà Al Pacino, Toni Servillo, David Cronenberg, Michael Cimino, Peter Greenaway e Olivier Assayas tutti con qualcosa da presentare (che sia un film, una retrospettiva o una piccola opera).
Ci sono film da 15 nazioni diverse e la volontà di trattare gli attori come dei veri autori, cercare di capire indagare e mostrare il loro apporto e la loro visione delle opere.
Ma oltre a presentare al pubblico del Festival del Film materiale interessante la forza di Altro Cinema, ricorda Sesti, è da sempre di avere partner che li seguono da anni, come la rete satellitare Cult Network Italia che organizza con un premio in denaro ma soprattutto che poi spesso compra i film premiati.
“Spesso si è parlato quanto i festival possano essere fondamentali per la visibilità di un film” dice Mario Sesti “In questo caso il fine è quello di essere acquisiti e ci sembra di offrire un ventaglio di possibilità non indifferenti. Noi in sostanza crediamo che un festival possa stimolare il mercato ad assorbire questi prodotti e in quest’ottica lavoriamo molto con la Feltrinelli.
Tutto questo testimonia come cerchiamo dei partner per piazzare i prodotti perchè non esiste più solo la sala, i documentari vanno spesso anche in edicola libreria ecc. ecc.”
Ancora tra i molti film indipendenti e curiosi la sezione segnala $9.99 un lungometraggio in stop motion che promette di essere eccezionale e alcuni film molto attesi come Where in the world is Osama Bin Laden di Morgan Spurlock, Kill Gil vol. 1 e 2 di Gil Rossellini o l’ultimo film di Vinterberg.
Gianluigi Rondi direttore generale del Festival ricorda poi come ci abbia tenuto personalmente a fare degli omaggi ad alcuni suoi amici di vecchia data scomparsi, da Nino Manfredi ad Alida Valli, da Dino Risi a Florestano Vancini. Tutti avranno piccole retrospettive o mostre per ricordarli in maniera particolare.
Infine ci sarà anche la sezione Occhio Sul Mondo che parlerà quest’anno del nuovo cinema brasiliano, opere di autori che da noi sono già arrivati come Salles o Meirelles ma anche tutta una serie di nuovi cineasti che stanno rinfrescando la grande tradizione del cinema del Brasile.
Molte le congiunzioni con il cinema novo, movimento che negli anni ’60 animò di novità il mondo brasiliano e a tale scopo ci saranno interventi e dibattiti.