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Agents of S.H.I.E.L.D. torna sulla ABC con la premiere della terza stagione, Laws of Nature: finalmente, i superpoteri assumono un ruolo centrale nella serie Marvel…
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.
Daisy/Quake (Chloe Bennet), Mack (Henry Simmons) e Hunter (Nick Blood) si recano in soccorso di un Inumano (Juan Pabro Raba) che ha sviluppato il potere di sciogliere determinati materiali, anche a distanza, ma non è in grado di controllarlo e sta provocando il caos in città. Gli uomini dell’Advanced Threat Containment Unit, guidati da Rosalind Price (Constance Zimmer), sono autorizzati a colpirlo con armi letali, ma Daisy li spazza via con i suoi poteri, e l’Inumano – che si chiama Joey Gutierrez – viene trasferito sul nuovo aereo dello S.H.I.E.L.D.. Daisy cerca di spiegargli che non potrà tornare alla sua vita di sempre, ma lui non riesce ad accettarlo, e la ragazza capisce di aver bisogno di Lincoln (Luke Mitchell) per aiutarlo ad abbracciare il cambiamento. Fitz (Iain De Caestecker) è ossessionato dalla scomparsa di Simmons (Elizabeth Henstridge), e va in Marocco per recuperare un’antica pergamena che potrebbe fornire informazioni sul monolite alieno. La pergamena, però, reca soltanto una scritta in lingua ebraica che significa “morte”. Bobbi (Adrianne Palicki) sta invece guarendo dalle ferite, e lavora nel laboratorio scientifico; il suo obiettivo, però, è trovare Ward (Brett Dalton) per vendicarsi, aiutata da Hunter.
Intanto, Coulson (Clark Gregg) indaga su Rosalind, ed elabora un piano per incontrarla e interrogarla insieme allo stesso Hunter. Purtroppo, però, lei aveva previsto tutto, e i due agenti vengono circondati dagli uomini dell’A.T.C.U. sul vagone di una metropolitana. Rosalind spiega a Coulson che l’A.T.C.U. è nato per controllare ed eventualmente neutralizzare l’attività superumana, sull’onda delle tensioni provocate dalle battaglie di New York, Londra e Sokovia. Alcuni nuovi Inumani sono stati uccisi, e Rosalind ritiene che lo S.H.I.E.L.D. ne sia responsabile, ma Coulson le assicura che non è così. Lei gli crede, ma si domanda chi sia l’assassino. Coulson e Hunter, approfittando di una distrazione degli avversari (e dell’arto bionico del direttore dello S.H.I.E.L.D.) riescono a liberarsi e a fuggire.
Parallelamente, Daisy e Mack sono andati a trovare Lincoln nell’ospedale in cui lavora, ma lui non vuole saperne di aiutarli: ha chiuso con quella vita. È evidente, però, che quella vita non ha chiuso con lui. L’ospedale precipita nell’oscurità, e dall’ombra emerge un possente Inumano (Matthew Willig) che ha appena ucciso una guardia, e sta cercando proprio Lincoln. Daisy, Mack e Licoln lo attaccano con una combinazione di poteri sismici, pallottole e scariche elettriche, ma il nemico sembra inarrestabile, e mette fuori gioco Mack. Daisy e Lincoln proiettano i rispettivi poteri contro di lui, che però resiste, e avanza verso di loro; Daisy, allora, colpisce il pavimento sotto ai suoi piedi e lo fa precipitare verso il basso. Lei e Mack fuggono, ma Lincoln si rifiuta di seguirli e preferisce andare per la sua strada.
Fitz è disperato per la sorte di Simmons, e Coulson lo esorta ad accettare che sia morta. Ma non è affatto vero: Simmons è viva, e la vediamo correre sulla superficie brulla di un pianeta alieno. Si ferma, raccoglie un po’ di terra per coprire un taglio sul volto, e infine riprende la sua fuga…
Poteri e responsabilità
Agents of S.H.I.E.L.D. cambia pelle per l’ennesima volta, alla ricerca dell’identità più adatta per esprimere al meglio il suo potenziale: la premiere della terza stagione ci introduce a un nuovo status quo che, grazie alla consueta interconnessione fra i prodotti Marvel, si colloca in uno scenario socio-politico molto preciso dove i governi mondiali cominciano a temere l’attività incontrollata dei superumani, poiché il ricordo delle battaglie di New York, Londra e Sokovia – citate apertamente nell’episodio – è ancora molto fresco, e alimenta una tensione che culminerà nella Civil War del prossimo anno. In tal senso, Agents of S.H.I.E.L.D. ha il merito di porre le basi per il futuro dell’Universo Cinematografico Marvel, agendo come uno spin-off che permette di arricchire il quadro generale con ulteriori dettagli. C’è persino un riferimento all’incidente della Pym Technologies, che abbiamo visto di recente in Ant-Man: gli showrunner Jed Whedon e Maurissa Tancharoen non si lasciano sfuggire nulla.
Laws of Nature vanta un prologo invidiabile per senso del ritmo e dello spettacolo, e ci offre subito una dimostrazione dei poteri di Daisy/Quake, ormai a suo agio con il nuovo ruolo di supereroina. In seguito, però, la puntata rallenta: gli sceneggiatori, ansiosi di riprendere le fila del discorso con l’intero cast corale, scivolano in alcuni dialoghi eccessivamente rigidi e didascalici, dove i personaggi non fanno altro che elargire informazioni a uso e consumo del pubblico. Anche l’avventura marocchina di Fitz appare semplicistica e poco verosimile, mentre la Rosalind Price di Constance Zimmer – almeno per ora – non si allontana dalla solita caratterizzazione stereotipata della “donna di potere”, algida e calcolatrice, seppur dotata di un’ambiguità che potrebbe generare sviluppi interessanti (più che un’antagonista di Coulson, infatti, sembra un personaggio che persegue i medesimi obiettivi con mezzi diversi).
Per fortuna, l’episodio cambia marcia con la fulminea apparizione di Lash, spaventoso e possente Inumano che testa il valore dei suoi simili e uccide quelli ritenuti indegni dei loro poteri. La sequenza è gestita molto bene: nell’oscurità dell’ospedale, Lash emerge come un demone vendicatore, scatenando una godibilissima battaglia di superpoteri con Quake e Lincoln come mai si era visto in Agents of S.H.I.E.L.D.. È chiaro che la serie punti a valorizzare maggiormente il suo lato supereroistico rispetto a quello spionistico, anche perché altrimenti la concorrenza di The Flash sarebbe imbattibile. Di conseguenza, tutto ciò che riguarda Daisy e la formazione dei Secret Warriors suscita una certa curiosità, soprattutto se paragonato alla sottotrama romantico-avventurosa di Bobbi e Hunter, le cui premesse (dare la caccia a Ward) sono francamente un po’ scialbe, e non stimolano un grande interesse per il potenziale spin-off a loro dedicato. Intrigante, al contrario, l’epilogo con Simmons sul pianeta alieno, segno che Agents of S.H.I.E.L.D. intende alzare ulteriormente l’asticella delle sue ambizioni.
La citazione: «Le leggi della natura sono cambiate, e finché le leggi dell’uomo non cambieranno per adattarvisi, possiamo solo fare quello che riteniamo giusto.»
Ho apprezzato: il prologo; la maggiore attenzione ai superpoteri; i riferimenti agli altri film Marvel; l’inserimento in uno scenario socio-politico che prepara alla Civil War; la battaglia contro Lash; il finale con Simmons sul pianeta alieno.
Non ho apprezzato: il rallentamento della parte centrale; alcuni dialoghi troppo didascalici; il segmento di Fitz in Marocco.
Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Agents of S.H.I.E.L.D. sul nostro Episode39 a questo LINK.
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