Ci sono altre novità nel cast di Preacher, adattamento televisivo dell’omonimo fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon: Deadline riporta che W. Earl Brown è stato scritturato per interpretare lo sceriffo Hugo Root, uno dei primi antagonisti della serie, noto anche per essere il padre di Eugene Root alias Arseface. Il suo ruolo sarà regolare.
Attualmente nel cast di American Crime, W. Earl Brown è conosciuto soprattutto per il ruolo di Dan Dority in Deadwood, ma presto lo vedremo anche nella seconda stagione di True Detective. Al cinema, invece, le sue partecipazioni più celebri risalgono agli anni Novanta: è apparso, tra gli altri, in Scream, Il collezionista, Deep Impact, Tutti pazzi per Mary ed Essere John Malkovich.
Per il resto, il cast di Preacher comprende Dominic Cooper (Jesse), Ruth Negga (Tulip O’Hara), Joseph Gilgun (Cassidy), Lucy Griffiths (Emily Woodrow), Ian Colletti (Arseface) e Elizabeth Perkins (Vyla Quinncannon). Il pilot della serie, tratta dal celebre fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon, è curato da Seth Rogen, Evan Goldberg e Sam Catlin per AMC.
Il fumetto è stato pubblicato dalla Vertigo fra il 1995 e il 2000, e ha per protagonista Jesse Custer, predicatore di una cittadina del Texas che viene posseduto da un’entità di nome Genesis, nata dall’accoppiamento innaturale tra un angelo e un demone. Essendo composto in egual misura da pura bontà e altrettanto pura malvagità, Genesis conferisce a Jesse uno status di onnipotenza che rivaleggia con quello di Dio stesso: il predicatore intraprende quindi un viaggio attraverso gli Stati Uniti per ritrovare il Padreterno, che aveva abbandonato il Paradiso in seguito alla nascita di Genesis, ma dovrà affrontare una schiera di nemici bizzarri, implacabili ed estremamente violenti. Al di là delle tematiche controverse, Preacher si caratterizza per l’umorismo dark, i contenuti sessuali espliciti e le molte scene gore, che dovrebbero trovare in un canale come AMC la loro destinazione ideale. Non sorprende, però, che in precedenza ci siano stati vari tentativi fallimentari di trasporlo: ci provò Kevin Smith con Harvey Weinstein, ma il progetto cinematografico si rivelò troppo costoso; poi fu il turno di Mark Steven Johnson con la HBO, ma il network giudicò l’adattamento troppo cupo, violento e controverso; infine ci provò anche Sam Mendes, che rinunciò perché ritenne che il fumetto avesse bisogno di una trasposizione seriale, e non cinematografica, per rendere giustizia al lavoro di Ennis e Dillon.
Vi ricordo che Rogen e Goldberg sono gli sceneggiatori di Suxbad, The Green Hornet, Vicini del terzo tipo e Facciamola finita (che hanno anche diretto), mentre Catlin è uno degli autori di Breaking Bad.
Fonte: ComicBook.com