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Jeff Bridges e il finale di Iron Man: nella prima stesura, Iron Monger doveva sopravvivere

Pubblicato il 06 febbraio 2015 di Lorenzo Pedrazzi

Da quando i cinecomic vengono concepiti in termini seriali, magari come parte integrante di un universo narrativo più vasto, la sorte dei “cattivi” è divenuta più ambigua: la loro sconfitta, al termine del film, spesso non coincide con la morte, proprio come accade nel mondo dei fumetti (dove l’antagonista di turno è sempre destinato a tornare).

Naturalmente esistono le eccezioni, tra cui il primo Iron Man: alla fine di un’aspra battaglia contro Tony Stark, il perfido Obadiah Stane/Iron Monger resta ucciso, e nel sequel lo scettro del cattivo è passato a Whiplash. Jeff Bridges, però, sostiene che la prima versione della sceneggiatura fosse un po’ diversa. Durante una sessione di domande e risposte sulla pagina facebook di IGN, il grande attore ha dichiarato quanto segue:

Quando sono stato scritturato, era previsto che Obadiah sarebbe sopravvissuto. Avrebbero aperto l’armatura di Iron Monger… e non lo avrebbero trovato. Poi hanno deciso di farmi fuori. Mi hanno detto «è il mondo dei fumetti, quindi chissà, il tuo personaggio potrebbe tornare». Lo vedremo…

Sembra quindi che, in origine, i Marvel Studios volessero tenere aperta la porta a un eventuale ritorno di Obadiah Stane, ma poi hanno preferito dare al film una chiusura più netta (anche perché non potevano sapere che avrebbe riscontrato un tale successo, lanciando l’Universo Cinematografico che tutti conosciamo). Ormai, Iron Man è sin troppo occupato con i cross-over, quindi è certo che non rivedremo Iron Monger nel prossimo futuro.

Fonte: ComicBook.com