Come vi abbiamo annunciato all’inizio dell’anno, Seth Rogen, Evan Goldberg e Sam Catlin stanno lavorando all’adattamento televisivo di Preacher, celebre fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon che già alcuni registi tentarono di trasporre per il cinema. Ebbene, ora Variety riporta che AMC ha ordinato ufficialmente la produzione del pilot, ma non ancora della serie completa (nonostante le voci che sostenevano quest’ultima ipotesi). Le riprese cominceranno l’anno prossimo, e lo show – in caso di approvazione definitiva da parte del network – potrebbe debuttare nel 2016.
Rogen e Goldberg, che dirigeranno il pilot, hanno dichiarato quanto segue:
Preacher è stato il nostro fumetto preferito sin da quando uscì per la prima volta. Garth Ennis è uno dei nostri idoli, e lavorare a questo progetto è un onore incredibile. Promettiamo di non rovinarlo con troppe battute a tema fallico.
Vi ricordo che Rogen e Goldberg sono gli sceneggiatori di Suxbad, The Green Hornet, Vicini del terzo tipo e Facciamola finita (che hanno anche diretto), mentre Catlin è uno degli autori di Breaking Bad.
Il fumetto è stato pubblicato dalla Vertigo fra il 1995 e il 2000, e ha per protagonista Jesse Custer, predicatore di una cittadina del Texas che viene posseduto da un’entità di nome Genesis, nata dall’accoppiamento innaturale tra un angelo e un demone. Essendo composto in egual misura da pura bontà e altrettanto pura malvagità, Genesis conferisce a Jesse uno status di onnipotenza che rivaleggia con quello di Dio stesso: il predicatore intraprende quindi un viaggio attraverso gli Stati Uniti per ritrovare il Padreterno, che aveva abbandonato il Paradiso in seguito alla nascita di Genesis, ma dovrà affrontare una schiera di nemici bizzarri, implacabili ed estremamente violenti.
Al di là delle tematiche controverse, Preacher si caratterizza per l’umorismo dark, i contenuti sessuali espliciti e le molte scene gore, che dovrebbero trovare in un canale come AMC la loro destinazione ideale. Non sorprende, però, che in precedenza ci siano stati vari tentativi fallimentari di trasporre il fumetto di Ennis: ci provò Kevin Smith con Harvey Weinstein, ma il progetto cinematografico si rivelò troppo costoso; poi fu il turno di Mark Steven Johnson con la HBO, ma il network giudicò l’adattamento troppo cupo, violento e controverso; infine ci provò anche Sam Mendes, che rinunciò perché ritenne che il fumetto avesse bisogno di una trasposizione seriale, e non cinematografica, per rendere giustizia al lavoro di Ennis e Dillon.
Fonte: ComicBookMovie