The Walking Dead, la recensione del secondo episodio: Strangers

The Walking Dead, la recensione del secondo episodio: Strangers

Di Lorenzo Pedrazzi

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Strangers, secondo episodio della quinta stagione di The Walking Dead, mette in contatto i protagonisti con un volto nuovo, ma anche con alcune famigerate vecchie conoscenze…

Attenzione: l’articolo contiene SPOILER.

Mentre si allontanano sempre più da Terminus, Rick e gli altri s’imbattono in padre Gabriel Stokes, assediato dai morti viventi mentre è in cerca di cibo. Il gruppo lo salva, e si fa condurre da lui alla sua chiesa, dove Gabriel – che non ha mai ucciso un errante in vita sua – è sopravvissuto per mesi grazie alle offerte lasciate dai fedeli prima dell’apocalisse. Rick, però, è convinto che nasconda qualcosa, e non si fida di lui. Intanto, Bob e Sasha cimentano il loro amore cercando il lato migliore in tutte le cose, mentre Daryl e Carol si tengono compagnia e si danno supporto, ma lei non vuole parlare di ciò che ha passato.
Il gruppo ha bisogno di provviste, e così Rick costringe Gabriel ad accompagnarli all’edificio del banco alimentare, che il prete non ha mai saccheggiato perché pieno di erranti. Dopo essere scesi nello scantinato, inondato d’acqua putrida, Rick e gli altri eliminano i morti viventi, anche se Bob viene trascinato sott’acqua e per poco non rimane ucciso, e Gabriel tenta la fuga. Glenn, Maggie e Tara trovano dei silenziatori in un’armeria, mentre Daryl e Carol scovano un’automobile funzionante.
Tornati alla chiesa, Rick viene condotto da Carl dietro all’edificio: le finestre sono scalfite da incisioni che sembrano dovute a lame di coltello (evidentemente qualcuno ha provato a entrare), e sul legno è incisa la seguente scritta: “Brucerai per questo”. Quella sera, Abraham chiede al gruppo di accompagnare lui, Eugene e Rosita a Washington, dove troveranno un rifugio sicuro e una potenziale cura per l’epidemia. Rick, scettico fino a quel momento, accetta, suscitando l’entusiasmo degli altri. Uno dei più soddisfatti è Bob, che dà un bacio a Sasha ed esce all’esterno. Lo vediamo scoppiare in lacrime, appoggiato a un albero, poco prima di essere tramortito alle spalle. Nel frattempo, Daryl e Carol salgono sull’auto per inseguire una macchina che passa nelle vicinanze: è la stessa che ha rapito Beth.
Bob si risveglia legato, vicino a un falò. È Gareth, il leader di Terminus, a dargli il “benvenuto”. Gli assicura che non c’è nulla di personale in ciò che gli sta succedendo: loro agiscono in quel modo non perché vogliono farlo, ma perché devono. Bob abbassa lo sguardo, e scopre che la sua gamba sinistra è mutilata dal ginocchio in giù: Gareth e gli altri la stanno mangiando.

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Se è vero che il primo episodio ha utilizzato alcuni brevi flashback per umanizzare gli abitanti di Terminus, Strangers ci ricorda invece che per loro non c’è più speranza, poiché la spirale della violenza li ha trasformati in creature ancor più ferine degli erranti stessi. L’epilogo è crudele, scioccante, e la parlata tranquilla di Gareth – quasi rassicurante nel tono di voce – suscita un effetto di straniamento che amplifica l’inquietudine. Uno stato d’animo che, peraltro, avvolge l’intera puntata: sin dall’incontro con padre Gabriel, i protagonisti si muovono in un clima sottilmente ambiguo, dove le dimostrazioni d’affetto tra Bob e Sasha sembrano preannunciare qualcosa di terribile. Lo stesso Gabriel nasconde un segreto che mette in allerta Rick: il prete fugge di fronte a uno specifico morto vivente (una donna con gli occhiali), e la sua chiesa cela i segni di qualcuno che ha cercato rifugio tra le sue mura, ma l’accesso gli è stato negato. Interessante notare come la serie, allontanandosi dalle consuetudini politicamente corrette della televisione americana “media”, rivolga a un uomo di chiesa la stessa diffidenza che riserva a qualunque altro personaggio, e non si faccia problemi a ritrarlo come una figura subdola nonché – forse – soggetta alle stesse meschinità che nascono dal mero istinto di sopravvivenza. Attorno a lui, Rick e Carl affrontano il loro solito conflitto, seppure in modo pacato e collaborativo: Carl resta disperatamente aggrappato agli ultimi scampoli di umanità, ed è animato da un barlume di empatia e compassione che suo padre, invece, è pronto a ignorare pur di preservare l’incolumità del gruppo. Mentre Rick è più cinico e pragmatico, Carl ha un carattere più solidale, e tenta di trovare un equilibrio fra altruismo e sopravvivenza. In fondo, è proprio grazie a questi dubbi che il gruppo riesce a conservare la sua umanità; lo stato di natura – quello in cui vive il popolo di Terminus – comincia ladove si arrestano le suddette perplessità morali.

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Si tratta, insomma, di un episodio teso e ricco di mistero, che sfrutta alcuni fugaci lampi intimisti per suscitare svariati interrogativi sul destino dei personaggi: ad esempio, perché Bob è scoppiato in lacrime poco prima di essere catturato? È forse stato morso durante l’aggressione subacquea del morto vivente? Strangers si compiace dei suoi enigmi, e alterna efficacemente fasi d’azione e momenti privati, dove i personaggi fanno i conti con i loro antichi contrasti, risolvendoli almeno in apparenza. A Carol viene riconosciuto un ruolo da leader, Tara viene definitivamente accettata nel gruppo, Rick dimostra eterna riconoscenza nei confronti di Tyreese, mentre Abraham riesce a ottenere il supporto di tutti per la sua missione. Peccato solo per un dettaglio inverosimile: Daryl è un cacciatore fenomenale, in grado di rilevare qualunque traccia, eppure gli sfuggono quelle degli abitanti di Terminus, che li seguono nell’ombra fin dall’inizio. Si tratta di una forzatura dovuta a necessità narrative, ma poco coerente rispetto alla caratterizzazione dei personaggi.

La citazione: «Tu non sei al sicuro. Basta un solo secondo, uno solo… ed è finita. Mai abbassare la guardia.»

Ho apprezzato: l’alternanza tra fasi d’azione e intimiste; Daryl che fa cadere una tanica d’acqua; il finale scioccante; il clima inquieto e ambiguo.

Non ho apprezzato: Daryl che non coglie le tracce degli inseguitori.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di The Walking Dead sul nostro Episode39 a questo LINK.

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