Agents of S.H.I.E.L.D., la recensione del secondo episodio: Heavy Is the Head

Agents of S.H.I.E.L.D., la recensione del secondo episodio: Heavy Is the Head

Di Lorenzo Pedrazzi

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Heavy Is the Head, secondo episodio della nuova stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., chiude momentaneamente la caccia a Carl Creel, e introduce un personaggio che si rivelerà fondamentale per la serie…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.

L’agente Isabelle Hartley (Lucy Lawless) è morta nell’incidente provocato da Carl Creel (Bryan Patrick Wade), mentre Lance Hunter (Nick Blood) è sopravvissuto, ma viene catturato dagli uomini del Generale Talbot (Adrian Pasdar). May (Ming-Na Wen) si lancia all’inseguimento di Creel, e Coulson (Clark Gregg) le intima di limitarsi a pedinarlo, senza attaccarlo. Skye (Chloe Bennett) e Triplett (B.J. Britt) tornano al Campo Giochi con il Quinjet rubato all’esercito, e Alphonso “Mac” Mackenzie (Henry Simmons) si mette subito a lavorare sul dispositivo di occultamento per implementarlo anche sul Bus. Purtroppo, non può contare sull’aiuto di Fitz (Iain De Caestecker), che continua ad avere problemi menmonici, e parla con la sua proiezione mentale di Simmons (Elizabeth Hernstridge).
Intanto, Talbot offre a Hunter qualunque cifra per ottenere la posizione di Coulson, grazie alle risorse apparentemente illimitate di un imprecisato senatore: il mercenario chiede due milioni di dollari e un degno funerale per Isabelle, ma in seguito riesce a seminare gli uomini di Talbot e torna da Coulson, rivelandogli i piani del Generale. May continuna a sorvegliare Creel, che però viene infettato dall’Obelisco, e una cameriera resta uccisa dopo avergli sfiorato il braccio. L’uomo fugge senza essere visto, ed entra in contatto con Raina (Ruth Negga), che gli offre un materiale rarissimo e ultraresistente, di origini cosmiche, in cambio dell’Obelisco; Creel però rifiuta, le ruba il materiale – la cui scatola nasconde un segnalatore – e se ne va. A questo punto, Raina contatta Coulson per comunicargli che lei non lavora per l’Hydra, e che può rintracciare Creel seguendo la traccia del segnalatore: Skye, May, Triplett e Hunter vengono mandati sul posto per fermarlo e recuperare l’obelisco, ma Blood vuole vendicare la morte di Isabel, quindi narcotizza i suoi compagni e lo affronta da solo… scoprendo però che Creel è troppo forte per lui. Nel frattempo, Fitz ha trovato un modo per destabilizzare la struttura molecolare del supercriminale utilizzando una tecnologia basata sul dispositivo Overkill, e costruisce un’arma con l’aiuto di Mac. Poco prima che Creel uccida Hunter, Coulson interviene e piazza il dispositivo sulla sua schiena: l’Uomo Assorbente perde il controllo delle sue trasformazioni, e infine diventa di pietra, inerte come una statua. Coulson lo consegna a Talbot, e in seguito propone a Blood di far parte della squadra, dopo aver garantito un degno funerale a Isabel.
L’Obelisco, però, è ora nelle mani di Raina, che se n’è impossessata durante la battaglia fra Creel e Blood; lo consegna quindi al misterioso “Dottore” (Kyle MacLachlan), che le chiede di toccarlo. Raina obbedisce, e sopravvive al contatto. Il Dottore promette di rivelarle i segreti di quell’oggetto solo dopo che lei gli avrà portato sua figlia…

IAIN DE CAESTECKER, ELIZABETH HENSTRIDGE, HENRY SIMMONS

Giunta al suo secondo episodio, la nuova stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. subisce un impietoso fallimento commerciale: gli ascolti sono stati i più bassi nella storia dello show, segno che l’approvazione degli appassionati non corrisponde necessariamente ai gusti del pubblico generalista. Eppure, la serie Marvel ha ormai trovato la sua giusta dimensione, distribuendo le proprie energie fra brusche svolte narrative, personaggi estrapolati dai fumetti, camei dell’universo cinematografico e un ritmo sempre ben sostenuto, come accade anche in questo Heavy Is the Head, seconda parte della trama cominciata nella premiere. Stavolta, l’episodio si riferisce più esplicitamente alle condizioni di Coulson, preda di uno strano impulso che lo costringe a tracciare sulla parete i misteriosi simboli alieni che abbiamo visto nel finale della prima stagione, e di cui soltanto May è a conoscenza; semboli che, peraltro, affiorano anche sull’Obelisco quando viene toccato. Il misterioso “Dottore” interpretato da Kyle MacLachlan – padre naturale di Skye – sembra conoscerne bene i segreti, ma per il momento è difficile immaginare la sua identità, anche se molti ritengono che abbia a che fare con gli Inumani. Comunque sia, rappresenta una terza forza in campo, impegnata a perseguire i suoi obiettivi indipendentemente dallo S.H.I.E.L.D. e dall’Hydra.

NICK BLOOD, MING-NA WEN, CLARK GREGG

Al contempo, Lance Hunter assume un ruolo centrale, ed è chiaro che la sua caratterizzazione è votata all’ambiguità. Leale nei confronti di Isabel, ma anche pronto a seguire il profumo del denaro, Hunter è una pedina tanto preziosa quanto inaffidabile, e Coulson lo arruola sia per il suo indubbio valore sul campo sia perché si trova a corto di risorse: lo S.H.I.E.L.D. può contare giusto su un paio di aerei, una base e un po’ di armi, e ha quindi bisogno di tutto l’aiuto possibile. Anche perché i membri della squadra non sono certo al massimo della forma. Se Coulson è tormentato dalle responsabilità del suo nuovo ruolo (a cui si aggiungono gli effetti del farmaco GH-325), Fitz resta trincerato nella sua disperazione, ed è costretto ad affidarsi solo ad alcuni sporadici lampi del suo vecchio genio. Il rapporto con Mac, però, sembra giovargli: Mac è infatti l’unico che gli parli con onestà, senza condiscendenza, e guida il suo intelletto verso le soluzioni più opportune. Proprio a questa collaborazione si deve la sconfitta dell’Uomo Assorbente, personaggio che magari avrebbe meritato qualche scena d’azione più elaborata, ma che comunque fa una discreta figura. E non è da escludere che possa tornare, prossimamente. Intanto, però, prepariamoci al ritorno di Simmons… ma stavolta in carne e ossa.

La citazione: «L’Hydra ha in testa una cosa sola: il dominio del mondo. Che fa tanto 1945.»

Ho apprezzato: il buon ritmo dell’episodio; il rapporto tra Fitz e Mac; il debutto di Kyle MacLachlan.

Non ho apprezzato: l’Uomo Assorbente avrebbe meritato qualcosa in più, dal punto di vista dell’azione.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Agents of S.H.I.E.L.D. sul nostro Episode39 a questo LINK.

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