Nuova serie animata per Watanabe Shinichiro (Cowboy Bebop)

Watanabe Shinichiro è un regista e sceneggiatore giapponese conosciuto tanto in patria quanto a livello internazionale soprattutto per due suoi lavori, Cowboy Bebop e Samurai Champloo, rispettivamente del 1998 e del 2004. Specialmente con il primo, Watanabe ha saputo quasi rivoluzionare o almeno creare nuove strade e dare spessore, se mai ce ne fosse stato bisogno, all’arte seriale animata giapponese. Ancora oggi Cowboy Bebop rimane un opera matura e complessa, con venature importanti di esistenzialismo e puntate filosofiche mai gratuite che riunisce e miscela sapientemente in sè vari generi, il western, il noir ed il poliziesco il tutto trasportando e raccontando le vicende in un’ambientazione futuristica, un’opera unica.

Ha debuttato giovedi 10 luglio sul canale televisivo dell’emittente Fuji TV il nuovo lavoro diretto da Watanabe, Terror in Resonance, che verrà trasmesso nel blocco notturno Noitamina, uno spazio dove in passato è stato possibile per gli spettatori vedere opere mature e fuori dagli schemi tradizionali, e per gli autori sperimentare al di là di generi e tendenze, insomma una vero e proprio spazio per gli appassionati dell’animazione di quelità.
Terror in Resonance che è prodotto dalla Mappa e si avvale del character design di Nakazawa Kazuto, si sviluppa in 11 episodi nei quali Watanabe ci presenta una sorta di presente alternativo in cui Tokyo subisce un attacco terroristico, visivamente molto simile al 9-11, che finisce col decimare la metropoli. L’unico indizio a disposizione delle autorità è un video caricato su internet, per altro molto confuso e che non fa altro che diffondere la paranoia lungo tutto l’arcipelago. In realtà ad aver organizzato l’attacco sono due adolescenti, Nove e Dodoci, conosciuti anche col nome di la Sfinge, che però hanno un passato misterioso e che i loro atti vogliono risvegliare l’umanità. C’è tutto quanto necessario per rendere questa serie un altro cult, aspettando il suo arrivo anche in Italia intanto vediamo il PV: